I verbi "rimanere" e "lasciare" sono molto spesso causa di strafalcioni. Alla domanda " Si dice ho rimasto o h...
I verbi "rimanere" e "lasciare" sono molto spesso causa di strafalcioni. Alla domanda "Si dice ho rimasto o ho lasciato?", infatti, qualcuno potrebbe rispondere in modo sbagliato, e cioè proponendo le due forme come alternative, indipendentemente dal contesto e dalla frase. Non è così, e non solo per via del significato; i due verbi si distinguono anche per la transitività: il primo non può reggere il complemento oggetto, in quanto verbo intransitivo; il secondo, invece sì.
Ricorrendo alla definizione che il Sabatini Coletti dà di "rimanere", si apprende che il verbo fa riferimento a "una durata nel tempo"; il dizionario, infatti, riporta:
"[ri-ma-né-re] v. (ind.pres. rimango, rimani, rimane, rimaniamo, rimanéte, rimàngono, pass.rem. rimasi, rimanésti ecc., fut. rimarrò ecc.; congiunt.pres. rimanga, rimaniamo, rimaniate, rimàngano; cond. rimarrèi ecc.; part.pass. rimasto)
• v.intr. (aus. essere) [sogg-v] Avere una durata nel tempo SIN durare: sono pochi i poeti destinati a rimanere".
Per quanto riguarda "lasciare", invece:
"v.tr. [sogg-v-arg]
Abbandonare qlcu. o qlco., allontanandosene: l. il marito; l. la scuola, il paese natale || l. il mondo, morire; in senso fig., ritirarsi a vita religiosa | l. il tempo che trova, di gesto che non modifica nulla".
Detto questo, occorre ribadire la differenza tra verbi transitivi e intransitivi con degli esempi, ribadendo che un verbo transitivo regge il complemento oggetto; un verbo intransitivo, no. Volendo semplificare ancor di più, la prima categoria di verbi - così come molti di voi avranno appreso durante le scuole medie e superiori - risponde alla domanda: "Chi/Che cosa?"
Per esempio:
(A) Ho mangiato (che cosa?) due mele
(B) *Ho camminato (che cosa?) la strada
(C) Ho accompagnato (chi?) Marco a casa
(D) *Ho corso (che cosa?) la via per molto tempo
La (B) e la (D) sono assolutamente sbagliate, poiché i verbi "camminare" e "correre", verbi di movimento, sono intransitivi e non ammettono, perciò, l’utilizzo del complemento oggetto.
Della (A) e della (C), invece, possiamo dire, in primo luogo, che sono corrette; in secondo luogo, che sarebbero state scorrette se non avessimo indicato un oggetto diretto. Scritte così, infatti:
(A) *Ho mangiato.
(D) *Ho accompagnato a casa.
le due frasi sembrano incomplete. Ci aspettiamo, infatti, che chi parla o chi scrive completi l’informazione con il relativo complemento oggetto (questi verbi, per completezza, sono detti "bivalenti").
Veniamo alla risposta: si dice “ho lasciato qualcosa a casa” e non “ho rimasto qualcosa a casa” perché il primo verbo, "lasciare", è transitivo; il secondo, "rimanere", no; quest’ultimo, perciò, oltre ad appartenere a una sfera semantica diversa, non può reggere il complemento oggetto.