Si dice o non si dice "ma però"? Ecco la risposta di Linkuaggio a una domanda molto diffusa

Ma veniamo ai dettagli, partendo da queste due frasi:
(A) Ho mangiato tanto, ma non per questo non verrò
(B) Non ho mangiato, ma ho bevuto
Se prestate attenzione, vi accorgerete che ma non ha la stessa funzione in entrambe. In (A), infatti, il parlante, dice di aver mangiato tanto, ma questo non gli impedirà di andare da qualche parte. In (B), invece, ma sostituisce la prima frase: il soggetto non ha mangiato, ma ha bevuto. Questa funzione di sostituzione è riscontrabile anche in (A)? La risposta è negativa; per afferrare meglio il concetto, provate a sostituire ma con bensì in entrambi i brevi periodi: vi accorgerete che (A) diverrebbe agrammaticale; (B), invece, no:
(A) *Ho mangiato tanto, bensì non per questo non verrò
(B) Non ho mangiato, bensì ho bevuto
Quanto detto ci permette di arrivare a questa conclusione: in situazioni come (A), riassumili con la formula A però B, ma ha funzione avversativa; in situazioni come (B), la cui formula, invece, è A bensì B, ma ha funzione sostitutiva.
Fra tutte le congiunzioni avversative, ma è l’unica che può avere sia valore avversativo in senso stretto che sostitutivo; tutte le altre, invece, o sono avversative o sono sostitutive. Questo significa che, avendo una doppia sfumatura, ma può essere accostato a qualsiasi altra congiunzione avversativa/sostitutiva: ma invece, ma però, ma bensì, ma tuttavia e via dicendo. Questioni stilistiche, però, impongono che tale uso venga combattuto, almeno nei contesti più controllati.
Proviamo a fare un ulteriore esempio:
(A) Ho mangiato tanto, ma però non per questo non verrò
(B) *Ho mangiato tanto, tuttavia però non per questo non verrò
Come vedete, mentre in (A) è sì ai limiti dell’accettabilità, in (B) la ridondanza è davvero "stridente" e va sicuramente condannata; tuttavia, infatti, non avendo la duplice funzione del ma non può essere associato ad altre congiunzioni avversative (che sono coordinanti e non subordinanti).
La risposta al quesito del titolo, quindi, è negativa, ma con una considerazione: nel parlato la ripetizione è accettabile, anche perché, in diversi casi, permette di dare maggiore "peso" alla funzione avversativa della congiunzione.