L'intento di questo approfondimento di grammatica italiana sui verbi ausiliari non è quello di proporvi una lezione accademica, ma...
L'intento di questo approfondimento di grammatica italiana sui verbi ausiliari non è quello di proporvi una lezione accademica, ma una guida pratica e veloce su come utilizzarli in tutti casi, soprattutto in quelli di maggiore incertezza; capita molto spesso, infatti, di avere dubbi non soltanto sull’ausiliare da utilizzare con i verbi servili "volere" "potere" "dovere", ma anche in molte altre circostanze.
Partiamo da una considerazione scontata ma importante: gli ausiliari sono due - "essere" o "avere" - e, per quanto il secondo si stia diffondendo a macchia d'olio rispetto al primo, entrambi non sono giusti in ogni caso: qualche volta servirà l'uno; qualche volta, l'altro. Cerchiamo di fugare i dubbi più importanti:
1) Se ci troviamo dinanzi a una sequenza ausiliare + verbo servile + infinito, l’ausiliare da utilizzare è lo stesso che viene utilizzato per il verbo all’infinito; vediamo alcuni esempi:
(A) Non si dice *avrebbe potuto accadere una cosa del genere, se tu non fossi stato qui, ma "sarebbe potuta accadere una cosa del genere, se tu fossi stato qui": il verbo "accadere" vuole l’ausiliare "essere" nei tempi composti; si dice, infatti, "è accaduto" "era accaduto" "sarebbe accaduto" etc; stando alla regola, quindi, dovrete utilizzare questo ausiliare anche dinanzi ai servili.
(B) Per lo stesso motivo, non si dice *ho dovuto uscire, ma "sono dovuto uscire", poiché l’ausiliare del verbo "uscire" è "essere" e non "avere".
2) Se i verbi sono meteorologici, avete libertà di scelta: potete usare o "essere" o "avere" e dire, quindi, o "ha piovuto" oppure "è piovuto"; certo, utilizzare "essere" sarebbe ancora meglio, ma entrambi i verbi sono ugualmente accettati in questa circostanza.
3) La forma passiva del verbo vuole sempre l’ausiliare "essere".
4) Una distinzione, infine, va fatta tra ausiliari dei verbi transitivi – che reggono, dunque, il complemento oggetto – e ausiliari dei verbi intransitivi: i primi necessitano sempre del verbo "avere"; i secondi hanno sempre destato perplessità , tant’è che non sono pochi i linguisti che hanno proposto delle vere e proprie liste di verbi con il rispettivo ausiliare: quando avete dei dubbi, perciò, o consultate queste liste o i vocabolari, che indicano sempre se è più corretto utilizzare "essere" o "avere".
Queste indicazioni dovrebbero rendere il vostro rapporto con gli ausiliari molto meno "combattuto"...