Rispondere correttamente alla domanda " Si dice persuàdere o persuadére ? " non è semplice, visto che uno tra gli errori più...
Rispondere correttamente alla domanda "Si dice persuàdere o persuadére?" non è semplice, visto che uno tra gli errori più comuni è proprio quello di mettere l'accento sulla vocale sbagliata; sono parecchi, infatti, quelli convinti della possibilità che sia persuàdere che persuadére siano forme corrette; così non è: le due pronunce non sono alternative, e una soltanto - quella con l'accento su e - è accettata: si dice persuadére e non persuàdere; lo stesso vale per il verbo "dissuadere", che si pronuncia come dissuadére.
A spiegarlo chiaramente è Aldo Gabrielli su Corriere.it:
"Sono sbagliate, anche se usate spesso, le forme dissuàdere e persuàdere, con l’accento sulla à. Dobbiamo dire dissuadére e persuadére, con l’accento acuto sulla é di ére, per una ragione molto semplice: questi due verbi gemelli ma di significato opposto sono in realtà verbi latini, rimasti tali e quali nell’infinito italiano, anche se la coniugazione degli altri modi è ovviamente modificata. Sono formati dal verbo suadère (persuadere) della seconda coniugazione, più i prefissi dis (che indica allontanamento, negazione) oppure per (intensivo, dunque rafforzativo). Persuasi?"
Entrambe le forme, insomma, pur avendo significato opposto, derivano dal latino suadère (persuadere), al quale si sono aggiunti i prefissi dis- (utilizzato per indicare allontanamento) e per- (utilizzato per rafforzare la base alla quale si legano).
Fate molta attenzione, perché le forme "alternative" sono considerate ancora oggi errate: è la storia della parola a imporcelo.
A spiegarlo chiaramente è Aldo Gabrielli su Corriere.it:
"Sono sbagliate, anche se usate spesso, le forme dissuàdere e persuàdere, con l’accento sulla à. Dobbiamo dire dissuadére e persuadére, con l’accento acuto sulla é di ére, per una ragione molto semplice: questi due verbi gemelli ma di significato opposto sono in realtà verbi latini, rimasti tali e quali nell’infinito italiano, anche se la coniugazione degli altri modi è ovviamente modificata. Sono formati dal verbo suadère (persuadere) della seconda coniugazione, più i prefissi dis (che indica allontanamento, negazione) oppure per (intensivo, dunque rafforzativo). Persuasi?"
Entrambe le forme, insomma, pur avendo significato opposto, derivano dal latino suadère (persuadere), al quale si sono aggiunti i prefissi dis- (utilizzato per indicare allontanamento) e per- (utilizzato per rafforzare la base alla quale si legano).
Fate molta attenzione, perché le forme "alternative" sono considerate ancora oggi errate: è la storia della parola a imporcelo.