Si scrive "alcol" o "alcool" ? La risposta può sembrare scontata, ma non lo è affatto, visto che ci troviamo dinan...
Si scrive "alcol" o "alcool"? La risposta può sembrare scontata, ma non lo è affatto, visto che ci troviamo dinanzi a un termine non italiano, che può essere definito in diversi modi: per esempio, "esotismo" o "barbarismo" (con accezione marcatamente negativa, ovviamente). In casi come questo, le soluzioni da adottare non sono univoche e, in alcune circostanze, sono piuttosto discordanti.
Partiamo dal presupposto, comunque, che potete scrivere sia "alcol" sia "alcool" e, soprattutto, che, almeno in passato, queste non erano le uniche forme corrette; i dizionari più antichi, infatti, registrano anche alcohol, alkool, alcoòl, alcoòle, àlcol e àlcole, parole ormai cadute in disuso, che ci permettono di fare considerazioni importanti: alcoòle e àlcole, per esempio, hanno una vocale finale di parola, a testimonianza del fatto che l'italiano non "digerisce" le consonanti alla fine, per ragioni storiche.
Tornando alla questione principale, le uniche forme accettate oggigiorno sono quelle sulle quali stiamo discutendo: àlcool e àlcol, per l'appunto. La seconda, chiaramente, è una semplificazione grafica della prima. Sentitevi liberi di utilizzarle indistintamente entrambe, ricordando, però, che al plurale fanno "gli àlcol", "gli àlcool". Nonostante questo, sappiate che, almeno nei composti, si preferisce far ricorso alla o semplice; è meglio scrivere, perciò, "alcolico" "alcolista" "alcolizzato" e non "alcoolico" "alcoolista" e "alcoolizzato". Per quanto riguarda l’arcaico àlcole, il suo plurale è àlcoli; ma è meglio evitarlo, in quanto, essendo utilizzato pochissimo, potrebbe risultare un arcaismo.
Ma veniamo alla storia della parola "alcol": deriva dall’arabo al-Kuhl, una polvere molto fine utilizzata dalle donne per tingersi ciglia e sopracciglia - lo spiega il linguista Aldo Gabrielli su Corriere.it. In Occidente, il termine fu utilizzato dagli alchimisti per ricordare ogni corpo ridotto in polvere e, infine, la sua stessa essenza. Solo nel XVI secolo, Paracelso utilizzo alcohol vini per far riferimento allo spirito del vino. Di qui, il significato attuale della parola.