Ne abbiamo già parlato: alla domanda “soddisfando o soddisfacendo”? dovrete rispondere prendendo in considerazione che il verbo "s...
Ne abbiamo già parlato: alla domanda “soddisfando o soddisfacendo”? dovrete rispondere prendendo in considerazione che il verbo "soddisfare" è un composto di "fare" e ne segue la coniugazione; per tutti i dubbi sul gerundio, ovviamente, consultate l’approfondimento sulla questione, partendo dal presupposto che si dice "soddisfacendo" e che l'altra alternativa è sbagliata.
"Soddisfacendo" è la “forma flessa” del verbo "soddisfare", vale a dire il risultato della sua flessione al gerundio presente del modo indicativo; il fatto che si tratti di una “forma flessa” indica che il verbo come categoria è una parte variabile del discorso.
Il gerundio è uno dei tre modi indefiniti del verbo assieme all’infinito e al participio, chiamati così perché, a differenza di quelli finiti ("indicativo", "congiuntivo", "condizionale" e "imperativo"), non hanno una persona; il gerundio, infatti, ha solo una forma per il presente e una per il passato: nella fattispecie di "soddisfare", il presente è "soddisfacendo"; il passato, "avendo soddisfatto".
Utilizzare *soddisfando è un errore piuttosto diffuso ma interessante da studiare: ci permette, infatti, di capire che molto spesso la lingua cambia per "analogia", un procedimento attraverso il quale alcune forme diverse dalle altre finiscono per esserne attratte; in questo caso, "soddisfare" è un verbo della prima coniugazione e i verbi della prima coniugazione formano il gerundio presente con -ando alla fine e non con -endo. Ecco perché il parlante è propenso a usare più "soddisfando" che "soddisfacendo".
State pur certi che un giorno anche quella che oggi non accettiamo potrà essere una forma tranquillamente utilizzabile.