Nello Zibaldone Giacomo Leopardi introduce la cosiddetta ‘teoria del piacere’ , frutto di un ragionamento filosofico che parte dalla crit...
Nello Zibaldone Giacomo Leopardi introduce la cosiddetta ‘teoria del piacere’, frutto di un ragionamento filosofico che parte dalla critica di quelle passioni che spingono l’uomo a cercare di realizzare desideri irrealizzabili e vanamente perseguibili, perché generati dalla Natura Matrigna, creatrice di illusioni. Ma cosa vuol dire esattamente il poeta di Recanati? Leopardi intende spiegare come l’uomo sia costretto a sedare l’istinto primordiale che lo spinge a cercare un piacere illimitato. Crede davvero che possa riuscire nel suo intento, suggestionato com'è dalla sua immaginazione, e affronta tutta la sua vita 'accompagnato' proprio da questa illusione; dalla certezza, cioè, di poter placare definitivamente questa incolmabile ‘mancanza’.
La natura è la sola responsabile di ciò che accade: è lei che munisce l’uomo della facoltà immaginativa, non per permettergli di scoprire la verità delle cose, ma per regalargli una felicità fittizia, uno stato di godimento che è un momento quasi inafferrabile, che dura un attimo, come, tra l’altro, affermava Schopenhauer, quando scriveva che:
La vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente tra dolore e noia, passando attraverso l’intervallo fugace, e per di più illusorio, del piacere e della gioia
L'uomo cerca di raggiungere la felicità (illusoria), lavorando e distraendosi con varie attività, ma queste non sono altro che appagamenti momentanei. Gli unici che riescono a toccare con mano la vera felicità sono i bambini, poiché la loro attenzione è rivolta a tutte le cose del mondo, spinti, come sono, da una curiosità insaziabile. Ecco perché, secondo il poeta, la civiltà ha conosciuto lo stato di maggiore benessere nell’antichità: proprio allora, infatti, l’uomo adulto, così come i bambini, veniva colpito da ogni semplice cosa.
Iingenuità e curiosità sono parole morte per l’uomo moderno che dà, ormai, tutto per scontato. Una lettura dello Zibaldone servirebbe a ciascuno di noi, questo è poco ma sicuro.