"Se stesso" o "sè stesso"? Le proposte dei linguisti sono diverse: abbiamo già spiegato le ragioni che spingono alcuni...
"Se stesso" o "sè stesso"? Le proposte dei linguisti sono diverse: abbiamo già spiegato le ragioni che spingono alcuni a considerare "sé stesso" l'unica forma corretta, ma abbiamo anche sottolineato che nessuno potrebbe mai considerare sbagliata la prima alternativa; questo non significa, però, che proposte come "sè stesso" siano accettabili: anche se l'accento è indicato, non è un accento acuto (come quello di "sé") ma grave, e - come abbiamo ribadito nella guida a un corretto utilizzo dell'accento - va evitato.
Detto questo, cerchiamo di capire le ragioni di chi propone l'accento e chi, invece, no, partendo dal presupposto che, quando figura da sola, la particella pronominale "se" deve essere sempre accentata, proprio per distinguerla dal "se" che ha valore ipotetico; ecco due frasi esemplificative:
(A) Se lui facesse questo, mi deluderebbe (il "se" è ipotetico, poiché introduce una condizione)
(B) Ha tenuto tutto per sé, senza dire niente a nessuno (il "sé" ha valore pronominale)
Perché, allora, nel caso di "sé stesso", pur avendo valore di pronome, "se" può anche non portare l’accento? Quali sono, insomma, le giustificazioni di chi vorrebbe che la particella pronominale non venisse accentata?
In questo caso, l'accento non dovrebbe ricorrere poiché non ci sono dubbi sulla funzione di "se": è sicuramente pronominale (in quanto inserito in un gruppo di parole che non può mai introdurre una ipotesi); giustificazione certamente valida, ma non in tutti i casi: "se stessi", per esempio, potrebbe essere confuso con il congiuntivo del verbo "stare".
Entrambe le "fazioni", come abbiamo già anticipato, concordano sul ritenere entrambe le forme delle alternative corrette. Volete scrivere "se stesso"? Credete che "sé stesso" sia più corretto? Fate come preferite, ma ricordate: "sè stesso" è sbagliato.