Si scrive "un eco" o "un'eco"? Il fenomeno di cui stiamo parlando è uno tra i più belli di quelli conosciuti e si ...
Si scrive "un eco" o "un'eco"? Il fenomeno di cui stiamo parlando è uno tra i più belli di quelli conosciuti e si ha quando "un suono, riflesso da un ostacolo, viene udito nel punto di emissione [dal Sabatini-Coletti ndr]"; è, insomma, il classico rimbombo che sentireste in montagna, qualora doveste alzare la voce. Ma veniamo al dunque.
Un po’ di tempo fa qualcuno avrebbe risposto "una eco", considerando sbagliata la seconda forma; la lingua italiana, però, cambia: gli usi dei parlanti variano col tempo, per motivi quasi sempre spiegabili o persino anticipabili, e ciò che prima era considerato errore, col passare degli anni potrebbe essere accettato dalla comunità linguistica: "un eco", in effetti, oggi è alternativo a "una eco" (il Sabatini-Coletti lo propone come singolare femminile o maschile).
Se potete scrivere sia "una eco" sia "un eco", quindi usare l'apostrofo solo nel primo caso, la situazione è completamente diversa per il plurale, che ha solo una forma giusta: "gli echi": *gli eco, *le eche, *le eco sono plurali errati.
In conclusione, ricordiamo che la parola "eco" ha assunto diversi significati rispetto al solo originario. Il Sabatini-Colletti ne individua due, oltre a quello cui abbiamo fatto riferimento:
" [...] 2. Fig. Ripercussione, risonanza che ha un fatto, una notizia, un fenomeno culturale: è giunta l'eco dei suoi successi;
3. Titolo di giornali, rubriche, agenzie d'informazione".