La vera storia di Babbo Natale è più curiosa di quanto si creda, visto che non ce n'è solo una... Tra miti e leggende, la figura di questo magico personaggio è sopravvissuta, fino ad arrivare fino ai nostri giorni
Conoscete la storia vera di Babbo Natale? Cominciamo subito col precisare che non esiste solo una leggenda: ne sono molteplici e tutte molto curiose. Descrivere le storie in breve su Babbo Natale vi permetterà di scoprire i punti in comune delle varie tradizioni, che non sono poi così differenti come possono sembrare. Nel corso del tempo, la figura di questo magico personaggio è diventata quasi universale: vuoi per la globalizzazione (che ormai rende tutto uguale e accettato da ognuno di noi) vuoi per il consumismo (che lo ha trasformato in un omone che deve per forza dare i regali ai bimbi), si stanno perdendo le vere origini di Babbo Natale e si sta anche perdendo la magia che aleggia attorno alla sua figura.
È sempre interessante scoprire la storia delle tradizioni che ci appartengono, che sono rimaste immutate nonostante lo scorrere incessante del tempo, ma che sono state, però, svuotate di senso: per questa ragione è bene informarsi sulla leggenda di Babbo Natale, sul motivo per cui viene festeggiato, e perché regala balocchi ai più piccoli.
Babbo Natale ha svariati volti: in ogni parte del mondo, c'è almeno un personaggio fantastico che può essere ricondotto alla sua figura. Non è, quindi, una figura europea, ma è presente nella storia di altri popoli e, addirittura, per le antiche generazioni dei tedeschi, era persino un dio! Per altri, invece, non è mai stato visto di buon occhio ed è stato per questo massacrato. Forse ingiustamente?
Se volete conoscere la vera storia di Babbo Natale in breve ma completa, allora leggete qui di seguito: scoprirete nuovi miti e leggende su uno dei personaggi più caratteristici del 25 dicembre!
Storia vera di Babbo Natale: un vescovo che regalava doni
Babbo Natale era un vescovo che regalava doni. Come si chiamava? San Nicola. Non a caso, l'omone barbuto viene chiamato in varie zone del mondo Santa Claus (dall'olandese Sinterklass), che significa per l'appunto San Nicola. Quest'ultimo è stato un greco nato nel 280 d.C. che è diventato vescovo di Myra, cittadina dell'Asia Minore (attuale Turchia). Ha combattuto strenuamente per proteggere e divulgare la religione cristiana, adottando anche strategie - rivelatesi impeccabili - per avvicinare i bambini alla fede: dava loro dei graditissimi doni!
Babbo Natale è il dio Odino: quando la religione diventa un mito
Il folklore tedesco ha come uno dei protagonisti dio Odino, che poi col tempo si è trasformato in Babbo Natale. Perché? Il 25 dicembre, la divinità scendeva dal suo trono posizionato nel cielo per dare il via a una gloriosa caccia durante la quale avrebbe usato i suoi amati cavalli; i bambini che si sarebbero occupati degli animali, lasciando fuori dalla casa uno stivale contenente fieno e carote, avrebbero ricevuto un dono in cambio.
Il Babbo Natale svedese: storia di Tomte e del suo capretto
Tomte è uno gnomo che il 25 dicembre si aggira per le città per consegnare i regali ai suoi amici bambini: anche lui non ha un aspetto proprio da adulto (dimenticate l'uomo col pancione e la barba lunga e folta). Questo personaggio della leggenda svedese si accompagna sempre a un apprendista e a un... capretto di paglia!
Storia del Babbo Natale dell'Islanda: tredici folletti in azione!
Se c'è chi è "costretto" ad accontentarsi di un solo Babbo Natale, c'è chi invece riceve la visita di tredici folletti: gli Jólasveinar, dei simpatici portatori di doni. Tutti i loro nomi derivano dal cibo per cui vanno ghiotti o dall'attività che più adorano fare: Stekkjastaur, Giljagaur, Stúfur, Þvörusleikir, Pottaskefill, Askasleikir, Hurðaskellir, Skyrjarmur, Bjúgnakrækir, Gluggagægir, Gáttaþefur, Ketkrókur e Kertasníkir.
Approfondisci: leggi tutte le parole tipiche del Natale
Approfondisci: leggi tutte le parole tipiche del Natale
Questa simpatica combriccola, una volta all'anno, proprio nel periodo natalizio, si immerge nelle acque calde delle sorgenti del lago di Niva per ristorarsi e poi discendere, dalle grotte in cui abitano, fino alle case dei bambini. Si dice che siano molto birichini e dispettosi, pur regalando, solo ai bimbi buoni, un regalo al giorno, per un totale di tredici; i più bricconi, invece, riceveranno un sacco di patate. Per l'occasione i bambini lasciano sotto le finestre di casa delle grosse scarpe, speranzosi di trovarci dentro qualcosa di bello.
Nella nostra sezione dedicata completamente al Natale, scoprirete tante altre curiosità sul 25 dicembre, oltre alle frasi di auguri che potete inviare ad amici e parenti. Dopo questa storia di Babbo Natale, potrete sapere tanto altro su questa amatissima festa!
La foto è tratta da Pixabay.com