Qual è il plurale dei nomi composti con "capo"? Partiamo dalla parola "Capodanno" per arrivare a poche semplici regole.
Qual è il plurale di "Capodanno"? Il nuovo anno è alle porte, e non c'è niente di meglio che affrontare questioni importanti di grammatica italiana al momento giusto.
Finora abbiamo raccolto e vi abbiamo proposto auguri divertenti, romantici e non solo per amici, parenti e chi più ne ha più ne metta; con questo intervento, vogliamo fare qualcosa di più: nel caso del plurale di "Capodanno", ci si comporta come con la parola "Natale"?
Non esattamente, e questo per una semplice ragione: "Capodanno" è un nome composto e segue delle regole ben precise; qui non spiegheremo come avviene la formazione di tutti i plurali dei nomi di questo tipo, visto che l'argomento è davvero complesso (alla domanda "si scrive cassapanche o cassepanche?", per esempio, cosa rispondereste?), ma soltanto le modalità di formazione del plurale dei nomi composti da "capo" e da un altro costituente (in questo caso, "anno").
Finora abbiamo raccolto e vi abbiamo proposto auguri divertenti, romantici e non solo per amici, parenti e chi più ne ha più ne metta; con questo intervento, vogliamo fare qualcosa di più: nel caso del plurale di "Capodanno", ci si comporta come con la parola "Natale"?
Non esattamente, e questo per una semplice ragione: "Capodanno" è un nome composto e segue delle regole ben precise; qui non spiegheremo come avviene la formazione di tutti i plurali dei nomi di questo tipo, visto che l'argomento è davvero complesso (alla domanda "si scrive cassapanche o cassepanche?", per esempio, cosa rispondereste?), ma soltanto le modalità di formazione del plurale dei nomi composti da "capo" e da un altro costituente (in questo caso, "anno").
1) Se nel composto la parola "capo" indica qualcuno che "è a capo di qualcosa", allora dovrete volgerla al plurale. La parola "caporeparto", per esempio, diventa "capireparto", perché il caporeparto è, appunto, a capo di un reparto; lo stesso vale per "capogruppo", il cui plurale è "capigruppo" e così via; ci sono, ovviamente, anche le eccezioni (che troverete comunque indicate in ogni dizionario); per esempio, "capocomico", "capocontabile", "capocuoco", "capomastro", "caporedattore" etc;
2) Se la parola "capo" indica una posizione di preminenza o l'inizio di qualcosa, allora a cambiare la desinenza sarà il secondo costituente del composto. "Capodanno", per esempio, indica l'inizio dell'anno e verrà flesso in "Capodanni"; "capoluogo" farà "capoluoghi" e via discorrendo;
3) Se la parola "capo" si trova in un composto di genere femminile (ad esempio, "la capofamiglia"), e la parola "capo" fa riferimento a una donna che "è a capo di qualcosa", il plurale è invariabile; nel caso di "la capofamiglia", quindi, avremo "le capofamiglia".
Per tutti gli altri dubbi sul plurale dei nomi composti, vi segnaliamo un nostro approfondimento sull'argomento: non poche regole, ma comunque abbastanza semplici, per non sbagliare mai!
Per tutti gli altri dubbi sul plurale dei nomi composti, vi segnaliamo un nostro approfondimento sull'argomento: non poche regole, ma comunque abbastanza semplici, per non sbagliare mai!
Buon Capodanno!