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La parola implume deriva dal latino implūmen (per chi conosce un po' la lingua latina, tutte le parole francesi spagnole italiane, quelle del ceppo neo-romanzo per intenderci, hanno come base l'accusativo, solo in alcuni casi il nominativo), che già allora significava senza piuma (im 'senza' pluma 'piuma'). Questo non vuol dire che il suo significato non sia cambiato nel corso del tempo: sapete benissimo che gran parte delle parole non solo da una lingua all'altra, ma anche all'interno della stessa lingua, possono subire notevoli cambiamenti in questo senso. Treccani.it fa notare che tra i meccanismi più frequenti di evoluzione c'è l'analogia, un fenomeno che indica l'acquisizione di un nuovo significato da parte di una parola, sulla base di una somiglianza.
In altri termini, e nella fattispecie del caso, piume e penne, pur non essendo la stessa cosa, rappresentano comunque degli elementi di copertura del corpo di un volatile; per analogia, dunque, implume (con l'accento sulla /u/) è passato a indicare dalle piume anche le penne: il suo significato si è allargato per estensione, detto con parole più semplici.
Vediamo la definizione che dà il dizionario Treccani della parola:
Senza piume, che non ha ancora le piume (o, per estensione, le penne)
L'apparenza, dunque, inganna. Parecchio.
Mik