Errori grammaticali divertenti Nuovo strepitoso appuntamento con gli errori grammaticali assurdi , ma così assurdi che più assurdi non ...
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| Errori grammaticali divertenti |
Nuovo strepitoso appuntamento con gli errori grammaticali assurdi, ma così assurdi che più assurdi non si può! Abbiamo dedicato parecchio spazio agli strafalcioni più divertenti del web e non solo, ma anche questi meritano di fare la comparsa nella nostra raccolta dei "nuovi mostri": è un fatto indiscutibile.
Nulla contro chi li ha commessi - in fin dei conti, quando si parla di sentimenti qualsiasi coltellata alla lingua italiana può essere perdonata (forse) -, ma i pensieri scritti sull'asfalto e sui muri fanno davvero sorridere... E ci permettono, per di più, di fare anche delle considerazioni su come una lingua si evolve nel tempo.
Il primo, come vedete, è un errore legato alla coniugazione del verbo "morire": "Io muoro per te" ha scritto l'innamorato, dimenticando che alla prima persona singolare il verbo che ha usato va coniugato diversamente: si dice "io muoio" e non *io muoro; questo potrebbe essere il classico caso di "analogia", e cioè dello sviluppo di una forma diversa da quella che ci aspetteremmo, a causa dell'influenza di altre parole (in questo caso, forse di "muore"). Si tratta di un meccanismo che nella storia della lingua italiana è ben attestato, soprattutto quando il nostro idioma era davvero instabile: oggi, infatti, anche se l'analogia è produttiva, nessuno si sognerebbe mai di accettare, per somiglianza, "io muoro" in luogo di "io muoio". Il secondo, invece, è sempre un errore in love, ma meno grave: "non posso fare almeno di te"; è stata inserita, infatti, "soltanto" una l di troppo, che, ovviamente, non è una svista: è impossibile, infatti, che in una dedica per la propria lei o per il proprio lui non si presti la dovuta attenzione; confondere "almeno" con "a meno", comunque, non è raro tra i parlanti, soprattutto fra quelli meno istruiti: l'errore, insomma, non è sconvolgente come il primo.
A proposito di strafalcioni, siete a conoscenza del verbo "ferdinandare", vero?
