Maturità 2012 . Primissimo appuntamento con una rubrica nuova di zecca, che vi accompagnerà fino agli esami di giugno. Uno tra gli scogl...
Maturità 2012. Primissimo appuntamento con una rubrica nuova di zecca, che vi accompagnerà fino agli esami di giugno. Uno tra gli scogli che i maturandi dovranno superare sarà proprio la prova di italiano. Alcuni sono convinti di poterla superare senza difficoltà, e ci riescono; altri, invece, temono di lasciare il foglio in bianco: hanno il terrore di non riuscire a scrivere poco e niente. Ed è proprio a questi, o a chi avesse bisogno di qualche suggerimento, che sono rivolti i nostri consigli.
1. Anzitutto, dovete scegliere l'argomento da trattare. Per alcuni è la scelta più difficile da fare, perché può capitare che non ci senta preparati adeguatamente per nessuna delle tracce proposte. Tenete sempre ben a mente, però, che, se sarete in grado di usare nel modo migliore tutte le informazioni a vostra disposizione, le stesse dei documenti indicati nei saggi brevi, riuscirete senz'altro a scrivere qualcosa di interessante; anche perché più si scrive, e non è una sciocchezza, più le idee e i concetti vengono in vostro aiuto.
2. Il saggio breve o il tema, non dimenticatelo, deve essere svolto nel limite massimo di sei ore, durante le quali sarete davvero sotto pressione; ecco perché consigliamo anche ai più bravi di non sottovalutare il compito e di portare un vocabolario. Organizzate subito i concetti, facendo, se ci sono, gli opportuni collegamenti, e pensate già alle idee su cui volete soffermarvi maggiormente (nel limite massimo di quattro cinque colonne, se avete scelto il saggio). Avrete così già un'idea globale del vostro lavoro.
3. Utile potrebbe risultare, a tale scopo, l'impiego di una mappa concettuale,
che vi permetterà di dare una sistemata a tutte le vostre idee, oppure l'utilizzo di una scaletta; seguirete, così,
un filo logico e coerente. La chiarezza è una delle carte vincenti
della prima prova.
4. Oltre alla chiarezza, come già detto, è importante avere con se un adeguato vocabolario. Attenti agli errori di grammatica, ai quali abbiamo dedicato e dedicheremo moltissimi articoli qui su Linkuaggio? Ricordate, a tal proposito, che non vanno mai ripetute le stesse parole: esistono i sinonimi, e per quanto sia "antipatico" usarli, vanno ben distribuiti.
5. Leggete attentamente i documenti che sono proposti nel saggio oppure la traccia, nel caso in cui la vostra scelta sia ricaduta sul tema; dopo una prima lettura, che vi servirà per collegare opportunamente i concetti, dovrete ricercare le parole-chiave e gli stralci dei documenti che più vi interessano e che si prestano meglio al vostro lavoro, e che dovrete citare con le classiche virgolette. A tal proposito, non citate mai il documento per intero, a meno che questo non sia costituito da poche righe, perché potreste correre il rischio di appesantire il tema, rendendolo noioso e poco scorrevole. Scrivete come volete, ma ricordate che l'obiettivo finale del saggio è unire adeguatamente ciò che i documenti riportano e le vostre personali opinioni. Non siate, dunque, né troppo oggettivi né troppo soggettivi nella trattazione dell'argomento.
6. Per ultimo, anche se dovrete collocarlo all'inizio del lavoro, scegliete il titolo della vostra piccola 'opera', inerente, ovviamente, a tutto ciò che avrete scritto. Se riuscite a trasformare una frase-chiave del saggio o del tema in una parte del titolo è ancora meglio: ci sarà qualcosa di vostro, ed è importantissimo ai fini della valutazione finale.
Seguire questi punti vi aiuterà a scrivere un tema non per forza eccellente ma, di sicuro, ben organizzato. La buona riuscita del vostro personale lavoro dipenderà, ovviamente, solo e soltanto da voi, dal vostro impegno e da quel pizzico di fortuna che fa sempre la sua parte in occasioni come questa.