Nietzsche ha sempre guardato al mondo con occhi cinici, disprezzando in particolar modo le infrastrutture limitanti e ipocrite create da...
Nietzsche ha sempre guardato al mondo con occhi cinici, disprezzando in particolar modo le infrastrutture limitanti e ipocrite create dall'uomo, come lo Stato, e la ricerca ostinata di trovare un senso in modo illogico. Ciò che non ha mai criticato è stata proprio la musica. Conosciutissima è, infatti, una sua frase che mostra tutto il suo apprezzamento per quest'arte vera e rivelatrice: Senza la musica la vita sarebbe un errore.
Le dà così tanta importanza perché, secondo lui, è l'unica capace di mostrare pienamente i sentimenti umani, prescindendo da astrazioni razionali o psicologiche, dischiudendo, dunque, la sua vera natura di essere insofferente. È espressione del dionisiaco, cioè della irrazionalità , dell'illogico, della verità ; contrariamente all'apollineo, proprio delle sculture artistiche, di ogni forma d'arte che rappresenta con cose concrete quella che noi definiamo realtà , e anche della poesia: non fanno altro che far rifuggire l'uomo in spazi della mente che non esistono, nella falsità delle immagini che essi suscitano.
Le dà così tanta importanza perché, secondo lui, è l'unica capace di mostrare pienamente i sentimenti umani, prescindendo da astrazioni razionali o psicologiche, dischiudendo, dunque, la sua vera natura di essere insofferente. È espressione del dionisiaco, cioè della irrazionalità , dell'illogico, della verità ; contrariamente all'apollineo, proprio delle sculture artistiche, di ogni forma d'arte che rappresenta con cose concrete quella che noi definiamo realtà , e anche della poesia: non fanno altro che far rifuggire l'uomo in spazi della mente che non esistono, nella falsità delle immagini che essi suscitano.
Friedrich Nietzsche, inoltre, dice che la musica non può piegarsi completamente alla volontà umana, perché essa è libera e, quindi, indomabile:
Certamente - dice il filosofo - la musica mai può diventare mezzo al servizio del testo, ma
in ogni caso supera il testo; diventa dunque sicuramente cattiva musica
se il compositore spezza in se medesimo ogni forza dionisiaca che in lui
prende corpo, per gettare uno sguardo pieno d'ansia sulle parole e sui
gesti delle sue marionette.
La musica, da quello che avete potuto leggere, è stata adorata quasi come una divinità da Nietzsche. Si lasciò cullare dal suo suono sublime, soprattutto quando la pazzia aveva preso il sopravvento: si dice che a Jena, pochi giorni prima della morte, improvvisò furiosamente, come se fosse posseduto da chissà quale demone, composizioni al pianoforte.
Voi credete nella forza speciale della musica?