La domanda " si scrive do o dò ? " genera non pochi dubbi, visto che alcuni preferiscono usare l' accento e altri, invece...
La domanda "si scrive do o dò?" genera non pochi dubbi, visto che alcuni preferiscono usare l'accento e altri, invece, no. Dare una risposta al quesito, però, non è difficile, perché - così come impongono le regole dell'accentazione - l'accento va posto su un monosillabo, solo quando c'è la concreta possibilità che questo possa creare confusione; in questo caso, fuori da ogni frase o contesto, la parola "do" fa riferimento al presente del verbo "dare" oppure alla prima nota musicale?
Partiamo dalle seguenti frasi:
Partiamo dalle seguenti frasi:
(A) Se giochi e non studi, ti metto in punizione
(B) Penso molto a sé, ma non arrivò ad alcuna conclusione.
"se" è prima non accentato; poi, invece, sì: la spiegazione sta nel fatto che, se due monosillabi sono scritti allo stesso modo (sono dunque degli "omografi") ma hanno due significati diversi (nel caso presentato, "se" congiunzione e "sé" particella pronominale), per differenziarli l'uno dall'altro si utilizza l'accento.
Molti di voi arriveranno senz'altro alla conclusione che "do" verbo va accentato, proprio per distinguerlo da "do" nota musicale, e non avrebbero tutti i torti; una domanda, però, pare scontata: si corre davvero il rischio di confondere una nota musicale, il cui nome è utilizzato pochissimo e solo in alcuni contesti, con un verbo che è abbastanza diffuso? La risposta è senz'altro negativa: ecco perché la tendenza generale è quella di evitare l'accento.
L'uso di scrivere "do" con l'accento è ancora vivo presso alcuni, ma comunque da evitare: dovremmo fare lo stesso, altrimenti, con "fa", "re" e non solo.