Alla domanda si scrive 'glielo' o 'glie lo' molti di voi risponderebbero senz'altro citando come forma corretta la...
Alla domanda si scrive 'glielo' o 'glie lo' molti di voi risponderebbero senz'altro citando come forma corretta la prima, quella univerbata, composta dal pronome personale complemento di termine 'gli', che sta per 'a lui', e il pronome personale complemento oggetto 'lo', che sta per 'lui'. La risposta non è sbagliata: l'unica forma esatta imposta dalle grammatiche è proprio questa. La parola 'gli', infatti, quando precede il pronome personale oggetto, si lega a quest'ultimo, dando vita a forme come 'glielo' 'gliela' 'glieli' e 'gliele'.
Partiamo ora dalla seguente frase:
(A) Io glieli ho prestati
e trasformiamola in:
(A1) Io li ho prestati a lui
e poi ancora in:
(A2) Io ho prestato questi a lui
per capire qual è il vero significato di 'glielo', che cambia rispetto a 'gliela' 'glieli' e 'gliele' solo per il genere e il numero.
La grammatica è un po' strana, come è indicato nel titolo: per forme come questa propone l'univerbazione; per quelle come 'me lo' 'me la' 'me li' e 'me le', invece, no. Eppure, non c'è alcuna differenza: 'me', infatti, non è altro che il risultato della trasformazione di 'mi' dinanzi al pronome complemento oggetto. Lo stesso vale, ovviamente, per 'te lo' 'ce lo' e 've lo'. Qualcuno potrebbe pensare di essere giustificato, dunque, qualora dovesse scrivere 'glie lo' piuttosto che 'glielo'. Si sbaglierebbe di grosso, però: esiste una norma ben precisa e va rispettata.
Ricordate, infine, che frasi come questa:
(B) Io glieli ho prestati a lui
sono assolutamente scorrette. Quell''a lui', infatti, svolge la stessa funzione di 'gli' in 'glieli': si tratta, quindi, di una ridondanza e, come tutte le ripetizioni, va evitata.