Tra le questioni più difficili di analisi grammaticale c'è senz'altro la corretta individuazione della funzione di una utiliss...
Tra le questioni più difficili di analisi grammaticale c'è senz'altro la corretta individuazione della funzione di una utilissima parte del discorso: il 'che'. Utilizzato molto spesso in contesti non adatti - qui troverete una guida al suo corretto utilizzo -, questo monosillabo può assumere diverse funzioni, da quella di pronome (non solo relativo) a quella di congiunzione e, strano ma vero, anche di aggettivo.
Qui ci soffermeremo non sulla differenza tra 'che' pronome e 'che' congiunzione, essendo chiaro che nel primo caso può essere sostituito dalle forme flesse di 'il quale' e avendo già trattato l'argomento in diverse occasioni, ma su frasi particolari; proprio quelle in cui assume funzioni che potrebbero non essere chiare a tutti: quella di aggettivo interrogativo o pronome indefinito, per esempio.
Ma veniamo alle frasi:
(A) Che fai?
(B) Che cosa stai facendo?
(B) Che cosa stai facendo?
Nel primo caso che è un pronome interrogativo; nel secondo, invece, è un aggettivo con la stessa funzione, in quanto specifica il nome 'cosa'; sostituendo, infatti, avremo: 'quale cosa stai facendo?'.
(C) Quel ragazzo ha un non so che di affascinante
Questa frase mette in evidenza, invece, l'utilizzo del che a mo' di pronome indefinito.
(D) Che roba, ragazzi!
In questo caso la funzione è quella di aggettivo esclamativo.
Le quattro frasi sono esemplificative e hanno l'obiettivo di mettere in evidenza che la parte del discorso può assumere davvero una vasta gamma di funzioni; si tratta, però, di casi particolari: la distinzione più importante, anche ai fini di un corretto svolgimento di compiti in classe ed esercizi a casa, è quella tra congiunzione subordinante (che introduce, cioè, vari tipi di subordinate) e pronome relativo (sostituibile, come già detto, con 'il quale' 'la quale' etc... a seconda del genere e del numero a cui il 'che' fa riferimento e che, dunque, sostituisce).