La ristretta categoria dei servili è costituita da quei verbi che, reggendo l' infinito , attribuiscono all'azione una modalit...
La ristretta categoria dei servili è costituita da quei verbi che, reggendo l'infinito, attribuiscono all'azione una modalità specifica; di qui anche l'attributo 'modali'. Fanno sicuramente parte di questo gruppo 'volere' 'dovere' e 'potere', tutti e tre portatori di sfumature particolari: il primo è il verbo della volontà ; il secondo dell'obbligo; il terzo, infine, della possibilità . Partiamo da queste frasi:
(A) Voglio studiare
(B) Posso studiare
(C) Devo studiare
Come vedete, ogni verbo conferisce all'azione dello 'studiare' una sfumatura particolare. Se in analisi logica formano un unico predicato verbale con il verbo che segue (quindi, 'voglio studiare' 'posso studiare' e 'devo studiare', se ci rifacciamo alla frasi proposte), in analisi grammaticale devono essere trattati singolarmente.
Per fare un esempio, se dovessimo analizzare la frase (A), avremmo:
Voglio = voce del verbo 'volere'. Indicativo presente I persona singolare, verbo servile
Voglio = voce del verbo 'volere'. Indicativo presente I persona singolare, verbo servile
Studiare = voce del verbo 'studiare'. Infinito presente
I verbi servili classici sono quelli che abbiamo indicato in (A) (B) (C); a questi si aggiungono 'sapere' nella sua accezione di 'essere capaci di' e 'solere', la cui funzione servile è messa in discussione, però, da alcuni linguisti; anche per questi ultimi due casi, comunque, il modo di procedere è lo stesso.