Nel passaggio dal latino alle lingue romanze , all' italiano nel nostro caso, non è stato scardinato soltanto il sistema vocalico ,...
Nel passaggio dal latino alle lingue romanze, all'italiano nel nostro caso, non è stato scardinato soltanto il sistema vocalico, ma anche quello consonantico. Nel lungo processo di formazione delle lingue neolatine assistiamo a due fenomeni, la 'palatalizzazione' e la 'lenizione', che hanno interessato tutti i paesi dell'area romanza, in base al tasso di conservatività della lingua (ci sono lingue che sono cambiate poco rispetto al latino, come il sardo e l'italiano, e lingue che, invece, se ne sono distanziate abbondantemente, come il francese).
Il fenomeno della lenizione è sicuramente quello meno complesso da individuare, e sarà proprio di questo che ci occuperemo nell'approfondimento; la lenizione colpisce le consonanti intervocaliche, vale a dire tutte quelle che sono situate tra due vocali, come la -t- in 'Attila'. Analizzando i documenti, si è arrivati a formulare delle ipotesi di cambiamento, a stabilire cioè cosa succede a determinate consonanti in determinate posizioni (tecnicamente, 'contesti'); questo non vuol dire, però, che possano verificarsi dei cambiamenti diversi da quelli che ci si aspetterebbe.
Gli studi sulla lenizione romanza si possono riassumere nel modo seguente: le consonanti sorde doppie diventano sorde semplici; le sorde semplici, invece, sonorizzano; le sonore diventano fricative o dileguano. Per rendere più chiaro quanto detto, proseguiamo con due esempi, ribadendo che il fenomeno interessa pochissimo l'italiano, abbastanza lo spagnolo e molto spesso il francese.
(A) FOCU
L'intervocalica in questo caso è la C, che è una occlusiva velare sorda; essendo sorda e non essendo doppia ma scempia, dovrebbe diventare una sonora semplice, quindi una g. In effetti, così accade (almeno in spagnolo):
Italiano: FOCU > fuoco (c'è il dittogamento della O e la conservazione della consonante);
Spagnolo: FOCU > fuego (qui si assiste alla sonorizzazione che tutti ci aspettiamo);
Francese: FOCU > feu (la consonante è soggetta persino al dileguo, visto che in francese la tendenza all'indebolimento della parola, prima e dopo della sillaba accentata, è altissima).
(B) CABALLU
Italiano: CABALLU> cavallo (la sonora B, come vedete, è diventata v, una fricativa);
Spagnolo: CABALLU > caballo (la consonante è stata conservata);
Francese: CABALLU > cheval (come in italiano, B > v).
Come abbiamo già avuto modo di sottolineare, ma sottolinearlo nuovamente è importantissimo, il fenomeno della lenizione non è sistematico; più che parlare, insomma, di una regola secondo la quale una consonante cambia, potremmo (anzi, dobbiamo) parlare di una tendenza.