Il passaggio dal latino all'italiano , avvenuto gradualmente nel corso di moltissimi secoli, ha portato non soltanto al cambiamento...
Il passaggio dal latino all'italiano, avvenuto gradualmente nel corso di moltissimi secoli, ha portato non soltanto al cambiamento del sistema vocalico, ma anche a notevoli modifiche in ambito consonantico: oltre al fenomeno di 'lenizione', che ha coinvolto tutte le consonanti tra due vocali, e a quello di 'palatalizzazione', il sistema è stato colpito anche dalla caduta delle consonanti finali, che ha innescato altri cambiamenti.
Le consonanti finali più colpite sono state la bilabiale occlusiva sonora -M e la sibilante -S; la prima aveva un funzione molto importante: rappresentava, nel sistema dei casi latino, l'accusativo singolare; il complemento oggetto, quindi, in gran parte dei casi era espresso da una parola che terminava per -M (ROSAM, LUPUM, DUCEM, REM e così via); la seconda, invece, indicava soprattutto alcune forme verbali e i plurali dei casi nominativo e accusativo (ROSAS, LUPOS, DUCES, RES ecc.), ma non solo.
La -M è caduta in tutte le comunità dell'area romanza, almeno nelle parole con più sillabe; in quelle con una sola sillaba, invece, alcune volta la -M scompare e altre no: in Romània occidentale, per esempio, si conserva come -n (MEUM in francese antico, per dirne uno, è diventato 'mien'; la -M, quindi, non è caduta).
La -S, invece, ha prima avuto periodi di debolezza, ma poi è stata reintrodotta dai grammatici; ecco, perché oggi in molti paesi dell'area romanza troviamo gran parte dei plurali espressi con la -s finale (sempre in francese, per esempio, da FEMINAS si è avuto 'femmes'); in italiano, questo non avviene. La nostra lingua, infatti, ha perso tutte le consonanti finali (ecco perché la grammatica impone forme come 'i film' e non 'i films'); diverso discorso, invece, va fatto per il dialetto, visto che ci sono tracce di -s finale in alcune comunità; in piemontese, per esempio, da MARTIS (DIES) si ha 'martes'.
Ogni area, insomma, pur avendo tutte dei tratti in comune, ha la sua storia.