La cattedra di 24 ore continua a far discutere: la nuova proposta del ministro Profumo comporta non solo un maggior numero di ore lavor...
La cattedra di 24 ore continua a far discutere: la nuova proposta del ministro Profumo comporta non solo un maggior numero di ore lavorative da parte degli insegnanti all'interno delle scuole, ma anche al di fuori: tempo, questo, speso per preparare le lezioni giornaliere, per correggere i compiti, per cercare di aiutare nel modo migliore possibile studenti in difficoltà.
Il Gruppo FB Chiamalascuola definisce insensato il passaggio dalla cattedra di 18 ore a quella di 24, perché, effettivamente, i docenti lavorano già più di 24 ore a settimana:
"Rivediamolo pure l’orario degli insegnanti. Consideriamo tutti i
numerosi impegni che hanno fuori dall’aula, dal contatto diretto con gli
alunni. Giungiamo anche a 24 ore, perché no? E che siano debitamente
pagate. E si preveda che solo una parte di esse, la metà ad esempio, sia
destinata al lavoro in aula. E siano centrali le attività
laboratoriali, di cui parlano ormai tutte le nuove indicazioni
nazionali. E altre ore siano destinate alla ricerca, alla progettazione
pluridisciplinare, alla produzione di materiali didattici, alle attività
di sostegno, rinforzo, recupero, all’orientamento".
I docenti, insomma, se dovranno lavorare di più, dovranno anche ricevere uno stipendio più consistente, proprio come i loro colleghi tedeschi e francesi; o ancora meglio come quelli statunitensi: un insegnante italiano emigrato negli Stati Uniti ha detto che qui i professori lavorano sì 24 ore alla settimana, ma che possono guadagnare altresì dai 35mila ai 98mila dollari lordi annui; il valore dello stipendio, infatti, dipende dal titolo di studio di cui si dispone, e inoltre si può arrotondare con attività extrascolastiche.
La protesta, comunque, continua: dopo lo sciopero del 12 ottobre, oggi un flash mob in Viale Trastevere ha catalizzato l'attenzione dei media su Roma.