La differenza tra analisi logica e grammaticale non sta soltanto nei nomi strani che assumono di volta in volta le parole o i gruppi di ...
La differenza tra analisi logica e grammaticale non sta soltanto nei nomi strani che assumono di volta in volta le parole o i gruppi di parole presi in considerazione, ma nel tipo di studio condotto (un po' più complesso nel secondo caso, ma non per questo facile nel primo).
Nell'analisi grammaticale, infatti, analizziamo lo statuto di ogni singola parola - e talvolta di gruppi di parole (le locuzioni, per esempio) - non rispetto alla frase, ma rispetto a se stessa, associandola a una delle nove parti del discorso, distinte tra variabili e invariabili; questo non vuol dire, però, che nel fare l'analisi grammaticale bisogna prendere in considerazione soltanto il termine in questione; nella seguente frase:
Nell'analisi grammaticale, infatti, analizziamo lo statuto di ogni singola parola - e talvolta di gruppi di parole (le locuzioni, per esempio) - non rispetto alla frase, ma rispetto a se stessa, associandola a una delle nove parti del discorso, distinte tra variabili e invariabili; questo non vuol dire, però, che nel fare l'analisi grammaticale bisogna prendere in considerazione soltanto il termine in questione; nella seguente frase:
A) Il bello è che l'ho pure aiutato
la parola "bello" non va analizzata come aggettivo qualificativo, ma come "aggettivo sostantivato", in quanto la presenza di un articolo e il significato che assume rispetto agli altri componenti della proposizione rendono tutto diverso; dovete fare le stesse considerazioni - e cioè analizzare tutta la frase e non soltanto la singola parola - con nomi e pronomi: è facile confondere, per esempio, l'articolo determinativo "lo" e il pronome personale oggetto.
Se nell'analisi grammaticale i casi sono comunque pochi, nell'altra la situazione cambia notevolmente: fare l'analisi logica significa individuare la funzione della parola, in genere del gruppo di parole, rispetto a tutta la proposizione, e non rispetto a se stessa; semplificando moltissimo, direte, quindi, che in:
B) L'ho pure aiutato io
"io" è soggetto (con dislocazione a destra), in quanto rappresenta colui che ha compiuto l'azione dell'"aiutare", e questa stessa azione rappresenta il predicato verbale; c'è, insomma, una rete di rapporti talvolta facili talaltra difficili da cogliere e che diventa ancora più complessa nell'analisi del periodo, che studia la funzione della proposizione e non della singola parola.
Afferrata la differenza, perché non provate a fare questo test di grammatica italiana?