Si dice "buon appetito" a tavola ? Molti sono già a conoscenza della risposta, ma non riescono ancora a comportarsi di conseguenz...
Si dice "buon appetito" a tavola? Molti sono già a conoscenza della risposta, ma non riescono ancora a comportarsi di conseguenza; se state pensando, infatti, che la locuzione vada utilizzata, vi sbagliate non poco. Almeno secondo il Galateo: leggendolo anche non attentamente, si capisce subito che l'espressione andrebbe evitata in ogni occasione.
"Perché non si dice buon appetito?" non può che essere, a questo punto, una domanda lecita e, vista la sua diffusione, risulta davvero difficile credere che qualcuno possa offendersi nel sentirsi augurare un buon pranzo. Cerchiamo di capire quale sarebbe il motivo di tale divieto.
Le spiegazioni fornite dagli esperti di bon ton e cucina sono due e risalgono a diversi secoli fa: nel Settecento una persona ricca e facoltosa soleva dire "buon appetito" alla servitù o al contado, in particolari momenti di festa, quando offriva loro la possibilità di partecipare a interi banchetti (non con la nobiltà , ovviamente); il contesto, quindi, prevedeva che un uomo considerato "superiore" per una serie di motivi oggi contestabili (e contestati) augurasse "buon appetito" a persone "inferiori"; per questo motivo, augurare "buon appetito" significherebbe offendere il nostro interlocutore.
Ma c'è anche un'altra spiegazione: sempre in Francia, con l'arrivo della forchetta a tavola, cessò l'abitudine di dire "buon appetito", proprio perché, in caso contrario, sarebbe stata sottolineata l'esigenza di mangiare e non il gusto di farlo: in altri termini, era come se in quel modo si mettesse in evidenza l'istinto animalesco di cibarsi e nutrirsi e non la voglia di stare al tavola per diletto.
Motivazioni che, con buona pace del Galateo, lasciano il tempo che trovano: le parole cambiano, i contesti anche, e oggi augurare "buon appetito" a tavola - vista la reazione negativa dei parlanti al divieto - è un gesto che non va assolutamente condannato; certo, potrebbe essere evitato in cene particolarmente formali (dato che l'espressione è utilizzata anche in contesti informali), ma far pesare il Settecento sul Nuovo Millennio pare davvero assurdo; anche perché tale consuetudine cambia da luogo a luogo: i camerieri francesi augurano "bon appetit" e gli inglesi "enjoy", quando servono: perché noi non dovremmo dire "buon appetito" a tavola?