Il Vocabolario italiano dell'Accademia della Crusca ha compiuto quattrocento anni il 3 novembre : prima ancora dell'Unità d'I...
Il Vocabolario italiano dell'Accademia della Crusca ha compiuto quattrocento anni il 3 novembre: prima ancora dell'Unità d'Italia, questa grande opera raccoglieva le parole di quella che sarebbe stata la nuova nazione e suscitò immediatamente l'interesse di altri stati europei, che furono secondi a noi italiani (anche se di "italiani" non si poteva ancora parlare) nella creazione di un proprio vocabolario.
Il vocabolario italiano non è servito solo per catalogare termini diversi con i rispettivi significati, ma ha anche avuto una funzione molto più importante, che Giorgio Napolitano quest'oggi ha sottolineato:
Il vocabolario italiano non è servito solo per catalogare termini diversi con i rispettivi significati, ma ha anche avuto una funzione molto più importante, che Giorgio Napolitano quest'oggi ha sottolineato:
"Si tratta di un'opera, redatta in una Italia ancora politicamente e
linguisticamente divisa, che ha rappresentato un importante momento di
coesione culturale ed un fattore unificante per la comunitÃ
intellettuale e per tutti coloro che hanno utilizzato il nostro idioma.
Il convegno, con i contributi degli illustri relatori, provenienti anche
da altri paesi, fornirà un ulteriore arricchimento agli studi sulla
storia delle lingue e delle culture, a testimonianza della multiforme
attività che l'Accademia della Crusca continua a svolgere per
approfondire la conoscenza della varietà e vitalità delle
trasformazioni della lingua italiana".
Quattrocento anni devono essere festeggiati nel migliore dei modi: per questo l'Accademia della Crusca ha deciso di realizzare interessanti iniziative; il 6 novembre ci sarà , infatti, un confronto, gestito da Tullio De Mauro, sull'Europa dei dizionari, nella Villa Medicea di Castello, e anche la descrizione del primo vocabolario del 1612; il 7, invece, sarà dato molto spazio all'attualità del vocabolario della Crusca.
Si ripercorreranno, quindi, gli anni più importanti dell'opera. Stampata per la prima volta a Venezia, ricevette non solo apprezzamenti, ma anche dure critiche, a causa del suo fiorentinismo arcaizzante. Del vocabolario italiano vennero fatte essenzialmente cinque edizioni, fra cui tre nel Seicento; l'ultima, invece, rimane ancora incompiuta: cominciata nel 1875, ora è ferma alla lettera "O" di "ozono"; un arresto, questo, voluto dal ministro Gentile nel 1923. Nonostante l'incompiutezza della quinta edizione, il vocabolario dell'Accademia della Crusca ha influenzato tutti i dizionari italiani esistenti.
Il vocabolario adesso verrà radicalmente rinnovato, grazie all'intervento di Nicoletta Maraschio, che ha svelato l'inedito progetto di trasformarlo in un dizionario contemporaneo, dove verrà studiato anche il linguaggio dei media e non solo, e con il quale si aprirà la cosiddetta "era 2.0".
Ad esso verrà dedicata non soltanto una pagina Facebook, ma anche un canale Youtube, nel quale verranno inseriti dei video su lezioni, dibattiti linguistici e tanto altro ancora. Tutto, ovviamente, sempre sulla lingua:
Ad esso verrà dedicata non soltanto una pagina Facebook, ma anche un canale Youtube, nel quale verranno inseriti dei video su lezioni, dibattiti linguistici e tanto altro ancora. Tutto, ovviamente, sempre sulla lingua:
"Le piattaforme dei social network - ha spiegato la Maraschio - non possono essere ritenute portatrici di deterioramento linguistico: come la radio e la tv rappresentano un fenomeno di cambiamento della lingua, e per questo devono essere considerate e studiate".
Una iniziativa degna di lode, ma forse un po' troppo tardiva.