Gli aggettivi possessivi rientrano nella categoria degli aggettivi determinativi (quindi non hanno nulla a che vedere con quella dei qu...
Gli aggettivi possessivi rientrano nella categoria degli aggettivi determinativi (quindi non hanno nulla a che vedere con quella dei qualificativi) e indicano la persona o, in genere, un elemento della frase cui appartiene qualcosa o qualcuno; quando scriviamo "qualcuno", in realtà, più che parlare di possesso, dovremmo dire che l'aggettivo indica l'esistenza di una relazione; gli aggettivi possessivi, infatti, possono andare anche "oltre" il possesso; vediamo le seguenti frasi:
- Le mie mani sono fredde
- Al tuo arrivo mi vedrai cambiato
- Il mio piccolo bimbo è cresciuto
In tutti e tre i casi, a voler essere precisi, non si può parlare di possesso: nel primo caso, per esempio, è ovvio che "io non posseggo le mie mani fredde" (va messo in evidenza, per di più, che quando è presente un aggettivo possessivo è consigliabile sottintendere il soggetto); nel secondo caso - e qui facciamo nostre le parole che Luca Serianni usa in Italiano. Grammatica, sintassi, dubbi - è evidente "la relazione che si istituisce con un qualsiasi aspetto della realtà": l'interlocutore, insomma, non possiede alcun arrivo; nel terzo caso, infine, è palese quella relazione a cui abbiamo fatto riferimento all'inizio (solo che adesso l'aggettivo possessivo assume una connotazione più affettiva).
Lo schema che abbiamo pubblicato mette in evidenza quali sono le varie forme flesse dell'aggettivo possessivo e ci permette di sottolineare - anche se per qualcuno potrebbe essere superfluo - che questa, come tutti gli altri tipi di aggettivo, è una parte variabile del discorso, la quale cambia, cioè, in base al genere e al numero del sostantivo cui fa riferimento.
L'aggettivo non va confuso, ovviamente, con il pronome - qui troverete maggiori indicazioni -, visto che il primo determina in qualche modo il nome; il secondo, invece, lo sostituisce ed è sempre preceduto da un articolo determinativo; vediamo i seguenti esempi:
- Hai trovato i tuoi jeans?
- Non ho trovato i tuoi jeans, ma solo i miei
Nella prima frase "tuoi" qualifica il sostantivo "jeans"; nella seconda, "miei" lo sostituisce.
Oltre agli aggettivi possessivi presentati nello schema, va messo anche in evidenza "proprio", che ha più o meno la stessa funzione di "suo"; seguite attentamente, però, tutte le considerazioni che abbiamo fatto in questo approfondimento, perché, anche se succede spesso, i due aggettivi non vanno assolutamente confusi.
In conclusione, va detto che generalmente l'aggettivo possessivo precede il nome; possono esserci, però, delle eccezioni, che danno una particolare sfumatura di significato a ciò che scriviamo o diciamo; vediamo queste due frasi:
- I miei figli sono fantastici
- Figli miei!
Nel secondo caso, la posposizione dell'aggettivo è sicuramente dettata da uno stato d'animo particolare, che sarà senz'altro diverso da quello di chi pronuncerebbe il primo enunciato; la differenza, comunque, è molto più evidente con gli aggettivi qualificativi, con i quali - lo ribadiamo - i possessivi non hanno nulla a che fare.
Provate a fare l'analisi grammaticale delle seguenti frasi per verificare la vostra conoscenza, prestando attenzione a non confondere gli aggettivi con i pronomi:
- Non voglio che i miei fratelli stiano con il tuo perché credo che abbiano valori diversi
- Il suo libro è più bello del mio, ma ognuno deve pensare ai fatti propri: quindi, farò silenzio
- Saresti così gentile da prestarmelo? Non credo che il suo sia fatto bene come il tuo
- I miei soldi! Dove sono? Non riesco più a trovarli...
- Con loro non voglio avere nulla a che fare: la loro maleducazione ha superato ogni limite!