Tra le tracce della prima prova di questa maturità potrebbero esserci non pochi riferimenti a varie notizie di cronaca : il rapimento di...
Tra le tracce della prima prova di questa maturità potrebbero esserci non pochi riferimenti a varie notizie di cronaca: il rapimento di Rossella Urru, per esempio, si candida ad essere uno degli argomenti più gettonati del tema o del saggio breve, proprio come quello di Andrea, studente che si è suicidato a causa del bullismo. Vediamo assieme come è possibile portare a termine un compito ben argomentato.
1. Prima di tutto bisogna cominciare col descrivere brevemente chi è la Urru, sottolineando il suo obiettivo di certo non marginale di ottenere la pace nel mondo e del motivo per il quale si è parlato tanto di lei: Rossella Urru è una ragazza che fa parte del CISP, il Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli, che ha come scopo primario quello di legittimare e far valere sulla Terra i diritti dell'uomo. L'Algeria è stato l'ultimo paese in cui la giovane ha prestato servizio, uno stato che le ha fatto vivere una esperienza che l'ha segnata a vita; a ottobre, infatti, è stata rapita da alcuni terroristi, che hanno chiesto in cambio allo Stato italiano 30 milioni di euro.
2. Parlate della sua prigionia, della speranza che l'ha spinta a resistere, riportando, magari, alcune dichiarazioni postume alla sua liberazione (commenti che vi saranno senz'altro proposti nel caso del saggio breve): la Urru è stata tenuta prigioniera dai malfattori per ben 270 giorni; ha ammesso che ha cercato sempre di non mostrarsi affranta, nonostante spesso non venisse trattata bene dai rapitori; ha resistito grazie al pensiero costante per la sua famiglia e alla voglia di tornare presto a svolgere il suo lavoro. Dopo essere riuscita a fuggire dalle grinfie dei sequestratori (grazie a uno scambio che ha ancora tanti punti interrogativi), Rossella, tra la folla acclamante, ha lasciato il segno con le seguenti dichiarazioni:
"Grazie a tutti, grazie al popolo sardo, grazie soprattutto per essere stati insieme alla mia famiglia e non averci lasciati soli. Grazie, ma non dimentichiamoci di chi è ancora in mano ai rapitori, come Lo Porto, e di chi non ce l’ha fatta, come Lamolinara. Non dimentichiamo i sequestrati degli altri paesi, a loro vorrei dire: io ce l’ho fatta a uscire dall’incubo. Per quanto questa prigionia possa durare, non durerà per sempre e si può tornare a essere liberi".
3. Ricordando la seguente frase emblematica della cooperante sarda, fate riferimento a tutti quegli individui più deboli, di quelle popolazioni che si lasciano sottomettere perché non hanno gli strumenti adatti per reagire e assicurarsi una vita migliore, senza disdegnare, ovviamente, pensieri e riflessioni:
"Non bisogna dimenticare i popoli oppressi, di cui ci ricordiamo solo quando esplodono le guerre. Ricordiamoci di loro prima che seguano la strada della violenza".
4. Toccate, infine, anche il tema più ampio del terrorismo e della corruzione, soffermandovi sulla minaccia islamica - tanto temuta persino dall'America (ma non solo) - del Nuovo Millennio e il gioco sarà fatto: in questo modo, infatti, la traccia sarà affrontata in tutti i suoi punti.