Guida all'aggettivo numerale con esempi: cardinale, ordinale, frazionario, moltiplicativo o numerativo?
L'aggettivo numerale rientra nella più larga categoria dei numerali e può essere ordinale o cardinale, frazionario o moltiplicativo; infine, numerativo. Qui di seguito, dopo averla presentata, proporremo vari esempi per ogni singola categoria, non senza fornirvi consigli utili soprattutto per gli elaborati scritti.
La categoria dei numerali non comprende solo gli aggettivi, ma anche i pronomi e i sostantivi e comprende parole che indicano quantità numerabili (quindi non indefinite) traducibili in cifre. Partiamo dal primo gruppo di aggettivi numerali: i cardinali.
Aggettivi numerali cardinali
Questi ultimi indicano una quantità numerica precisa e sono invariabili sia nel genere (fatta eccezione per "uno", che ha il femminile) sia nel numero ("uno" è singolare; tutti gli altri, plurali): rientrano in questa categoria, ovviamente, tutti i numeri a partire da uno; lo "zero" è escluso, perché si comporta come un regolare sostantivo (e non come un aggettivo); flette anche secondo il numero: si dice, infatti, "lo zero" e "gli zeri". Riprendiamo da Italiano. Grammatica, sintassi, dubbi del linguista Luca Serianni alcuni consigli utili su questa categoria:
- Sarebbe auspicabile l'uso dei cardinali solo per le date e in ambito tecnico-scientifico; da escludere, invece, l'ambito familiare o letterario;
- Per i numeri alti ci si comporta in maniera diversa: possono esserci, infatti, delle iscrizioni miste come in "9mila macchine da rottamare: questo, l'ordine";
- Ancora differente, la situazione per i numeri non tondi, che si scrivono in cifre.
Aggettivi numerali ordinali
Gli ordinali non indicano una quantità , ma l'ordine occupato in una serie di numeri; facciamo riferimento, quindi, a termini come "primo", "secondo", "terzo", "quarto", "quinto" etc. Poche considerazioni su questo gruppo: qualora non vogliate utilizzare le lettere - ma tenete sempre ben presenti le indicazioni sui cardinali -, gli aggettivi numerali ordinali, e in generale tutti gli ordinali, possono essere resi in cifre ricorrendo ai numeri romani: la parola "terzo", per esempio, può essere resa con "III"; da evitare l'utilizzo della letterina come esponente, quindi o e a, perché va usata solo per le cifre arabe: scriverete, quindi, o "III" o "3°", ma mai *III°; potreste optare, infine, per una terza soluzione, cioè per la scrittura mista: "novantanovesimo" diventerebbe, in questo caso, "99esimo".Aggettivi numerali frazionari
Gli aggettivi frazionari indicano la parte di una totalità : spicca "mezzo", per il quale vi rinviamo a un approfondimento, ma la casistica è ampia, essendo i numeri infiniti; parliamo di gruppi come "un quarto", "un decimo", "un ventesimo", "un centesimo", "un millesimo" e così via. Luca Serianni scrive, però, che "gli ordinali [...] esistono solo virtualmente per i numeri più elevati. Così, una frazione come 8/10 sarà letta 'otto decimi', ma in una frazione come 872/249 il denominatore sarà piuttosto indicato col cardinale: 'ottocentosettantadue fratto (o su) duecentoquarantanove'".Aggettivi numerali moltiplicativi
Non mancano all'appello gli aggettivi moltiplicativi, che indicano un valore superiore a quello scelto come termine di paragone, pari a due o più volte; riprendiamo alcune considerazioni sempre da Italiano. Grammatica, sintassi, dubbi:
"I numerali di questo gruppo formano due serie di aggettivi o aggettivi sostantivati, entrambe limitate a poche unità : a) Doppio, triplo, quadruplo, quintuplo, sestuplo, settuplo, ottuplo, nonuplo, decuplo, centuplo [ma] di uso frequente sono soltanto doppio e triplo b) Duplice, triplice, quadruplice, quintuplice, sestuplice, settemplice, ottuplice, centuplice. A differenza di doppio, triplo, ecc., questi aggettivi 'non determinano quante volte una cosa è più grande di un'altra, ma indicano che una cosa è costituita da due, tre o più parti, che ha due, tre o più scopi, che serve a due, tre o più usi (Dardano-Trifone 1985:150)".
Sostantivi o aggettivi numerativi
Per indicare due o più persone o cose, si ricorre, infine, a sostantivi e aggettivi numerativi, i quali sono formati, tramite appositi (e spontanei) procedimenti di composizione, partendo dai cardinali e dagli ordinali; limitandoci a elencare gli aggettivi, in questa categoria troviamo parole come "ambo", "ambedue", "entrambi", "ternario", "quaternario", "bisillabo", "trisillabo", "quindicenne", "ventennale", per i quali, però, si oscillerebbe tra aggettivo sostantivato e nome a tutti gli effetti (si veda qui un approfondimento sulla sostantivazione).
La categoria, insomma, è molto ricca; per fortuna, però, nell'ambito dell'analisi grammaticale o dell'analisi logica, i problemi dovrebbero essere minimi.