Fra le tracce dei temi della maturità 2013 potrebbe fare la sua comparsa il Governo Monti e i fatti più salienti che lo hanno caratterizzato.
La storia del Governo Monti potrebbe essere uno dei temi della prima prova della maturità 2013, così come quello delle dimissioni di Benedetto XVI e dell'elezione a sommo pontefice di Jorge Mario Bergoglio. Non sappiamo quali saranno le scelte del Ministero dell'Istruzione, visto che è attentissimo a evitare fughe di notizie, soprattutto in questi anni in cui è stato adottato il plico telematico; sicuramente, però, possiamo fare delle ipotesi, partendo dalle notizie di attualità più importanti, quindi più papabili.
Siamo convinti che, in una situazione politico-sociale ed economica così grave, il MIUR non possa perdere l'occasione di far riflettere gli studenti dell'ultimo anno delle scuole superiori sul governo di Mario Monti, sulle manovre adottate, e sugli episodi più salenti che hanno caratterizzato la sua storia. Procederemo, quindi, a piccoli passi, analizzando le tappe salienti e le vicende che hanno fatto più discutere.
Quando e perché nasce il governo Monti
Per un ottimo compito d'italiano è opportuno cominciare con un preambolo anche di poche righe, con il quale introdurre i motivi per i quali è sfato formato il Governo Monti e il suo periodo di insediamento: il Governo Monti è un governo particolare, definito "tecnico", il secondo, dopo quello presieduto Lamberto Dini, che viene formato solo in casi di massima urgenza: in Italia è stato formato affinché risolvesse la difficile situazione economica, nata durante e dopo le dimissioni di Silvio Berlusconi. Il 13 novembre 2011, Giorgio Napolitano ha dato l'incarico a Mario Monti di dar vita al secondo esecutivo della XVI legislatura ( iniziata il 29 aprile 2008). La fiducia al Senato è arrivata il 17 novembre, con 281 "sì", 25 "no" e nessun astenuto; alla Camera, invece, il giorno dopo: 556 "sì", 61 "no" e nessun astenuto.Quali sono i suoi protagonisti
Per avere un quadro completo della situazione, dovrete senz'altro sapere come è strutturato il governo tecnico, citando quei ministri che, nel bene o nel male, hanno avuto più visibilità (anche per via di riforme strutturali; si pensi, per esempio, a Elsa Fornero).
Il 16 novembre 2011, Mario Monti ha comunicato i dettagli: 13 ministeri e 17 ministri che non avevano mai avuto, fino a quel momento, alcun contattato col mondo della politica. Alcuni di questi sono balzati agli onori della cronaca non solo per il loro operato (da molti criticato duramente), ma anche per episodi che resteranno impressi nella memoria degli italiani: le lacrime (per alcuni, "di coccodrillo") versate dal Ministro del Lavoro, salute e politiche sociali Elsa Fornero, in occasione della conferenza-stampa con Monti del 4 dicembre (data in cui è stato emanato il decreto fiscale); le sue dure parole contro gli adolescenti e i lavoratori in generale (da non dimenticare la parola choosy). Ma non è stato solo il Ministro del Welfare a finire al centro dell'attenzione: anche Francesco Profumo, Ministro dell'Istruzione, è stato bersagliato costantemente, a causa dell'ormai famoso concorso scuola.
Una minaccia alla democrazia o solo ignoranza?
Lo stesso Presidente del Consiglio è stato duramente attaccato dagli italiani sia a causa dell'introduzione di nuove tasse (una delle più detestabili è stata certamente l'IMU) sia perché non poche persone hanno concepito la sua ascesa al potere come un colpo di stato, che non ha permesso loro di eleggere il nuovo Premier: molti, per questo motivo, hanno messo in discussione la democrazia, non sapendo (o facendo finta di non sapere) che il Presidente della Repubblica ha tutto il diritto di formare un governo tecnico, a seguito delle dimissioni del precedente. E anche queste reazioni potrebbero permettervi di fare delle digressioni: per esempio, sulla ricerca da parte degli italiani di un capro espiatorio (come se fosse stato Monti a causare la crisi), oppure sulla poca conoscenza che i cittadini hanno del sistema elettorale: un Paese così potrà mai funzionare? Gli spunti, insomma, sono diversi.
Scegliete, in vista della preparazione, anche gli avvenimenti degni di nota del Governo Monti, in un contesto non solo italiano ma anche europeo (e, in alcuni casi, mondiale):
Una linea europeista e filo-tedesca
Il 24 novembre del 2011, Monti ha avuto un incontro di fondamentale importanza con Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, per scegliere la soluzione migliore al fine di salvare i mercati dell'Europa. Il Premier ha sempre seguito una linea europeista, molto vicina a quella del cancelliere tedesco, con la quale non ci sono state mai divergenze (nonostante in Italia, anche a causa di alcuni esponenti politici, si stesse diffonendo un sentimento anti-europeo, che vi permette senz'altro di fare diverse considerazioni sull'unità effettiva del Vecchio Continente).
Quali provvedimenti per l'Italia?
Il 4 dicembre 2012 è stata una data importante: Mario Monti ha ufficializzato la manovra fiscale; il 22 dello stesso mese il Senato ha approvato il progetto di Monti, denominato Salva Italia, seguito da Cresci Italia (del 20 gennaio) e da Semplifica Italia (del 27 gennaio), che hanno avuto come unico scopo quello di rendere possibile il rilancio del Paese: viene usato per la prima volta, proprio in quei giorni, il termine spending review (tradotto semplicemente con "spesa pubblica"), che molto farà discutere fino alle nuove elezioni; per molti, infatti, la politica di Monti, troppo incentrata sulla tassazione, ha bloccato la crescita e reso la situazione peggiore di quella in cui Berlusconi l'aveva lasciata (è innegabile, però, che il Premier sia riuscito a dare maggiore credibilità all'Italia in un contesto internazionale segnato dalle presunte vicende personali dell'ex primo ministro).
Il 9 febbraio, Monti ha incontrato Barack Obama a Washington, dove hanno collaborato assieme per dare nuovamente lustro all'Italia; il 20 maggio, con la riforma del lavoro, viene fatto un intervento sull'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori: scelta drastica, che ha creato non pochi problemi a Elsa Fornero e al governo intero: abolire questo articolo, infatti, garantisce maggiore flessibilità al mercato del lavoro, ma riduce i loro diritti (non potendo essere reintegrati, qualora fossero stati licenziati senza giusta causa); tra il 28 e il 29 giugno viene adoperato lo scudo anti-SPREAD; il 31 ottobre, infine, è ufficializzata la riforma generale delle province, causa di notevoli sprechi per le casse italiane. Se frequentate un istituto tecnico-commerciale, dimostrare di sapere cos'è lo SPREAD, integrandolo nel discorso che proporrete, vi permetterà senz'altro di fare colpo sull'insegnante.
Il rapporto con il popolo e i risultati elettorali
Prima di soffermarvi con diverse considerazioni sui momenti più importanti della storia del governo, del rapporto con il popolo italiano e con l'Europa, non dimenticate di fare cenno alla sfiducia e alle ultime elezioni politiche, che hanno visto vincitore, però non di fatto, Pierluigi Bersani: il 6 dicembre, Angelino Alfano ha dichiarato che il PdL non avrebbe più dato la fiducia al Premier, segnando così la fine del suo rapporto con il Primo Ministro. In occasione delle elezioni, Mario Monti ha fondato un partito tutto suo (Scelta civica), contravvenendo a una promessa fatta in passato, cioè quella di non entrare a far parte di alcun partito. Monti ha superato la soglia del 10% per un soffio alla Camera e ottenuto il 9% in Senato, definendo questo risultato "molto soddisfacente" (anche se le aspettative erano altre, ben più rosee).
In un saggio breve (qui trovate tutti i consigli per farlo correttamente) o in un tema d'italiano dovete fare commenti mai fuori luogo, dando all'intero compito un taglio personale, che si soffermi, a seconda dei vostri punti vista, su poche questioni principali; a tale fine, queste informazioni vi torneranno senz'altro utili.