Gli avverbi di negazione e affermazione fanno parte del più grande gruppo degli avverbi di giudizio, i quali mettono in evidenza l'atteggiamento del parlante rispetto a ciò che racconta
Gli avverbi di negazione e affermazione rientrano nella più grande categoria degli avverbi di giudizio, che consentono di mettere in evidenza l'atteggiamento del parlante rispetto a quanto sta comunicando.
Non è difficile individuare questa categoria di avverbi, ma i seguenti esempi vi saranno senz'altro utili:
- Forse deve tacere in situazioni come questa, no?
- Sì, credo che sia proprio così
- Non penso che questo sia il modo di comportarsi
Gli avverbi di giudizio nei precedenti casi sono "forse", "sì" e "no": mettono chiaramente in evidenza l'atteggiamento del parlante, perché ne palesano i dubbi e la sicurezza di segno positivo ("sì") o di segno negativo ("no"); agli avverbi in corsivo vanno ovviamente aggiunte molte altre parole: "probabilmente", per esempio, è un altro avverbio di dubbio; "ovviamente", "certo", "davvero" e così via, invece, fanno parte degli avverbi di affermazione; a "non" andrà aggiunto, infine, anche "no".
L'avverbio di giudizio più frequente è sicuramente "non", perché è la parola che utilizziamo per trasformare la frase affermativa in frase negativa: "i ragazzi hanno giocato a pallone", perciò, diventa "i ragazzi non hanno giocato a pallone", con la semplice anteposizione dell'avverbio di negazione.
Avverbi con uso olofrastico
In questa categoria di avverbi spiccano senz'altro "sì" e "no", che vengono utilizzati soprattutto per le risposte, molto spesso sostituendo il valore di una intera frase; parliamo, in questo caso, di "avverbi olofrastici" - o meglio: di "uso olofrastico" dell'avverbio", poiché - riprendiamo da Italiano. Grammatica, sintassi, dubbi del linguista Luca Serianni - "sì e no, reinterpretando come esistente/non esistente, vero/non vero quanto detto nella frase interrogativa, si comportano come sostituenti di frase (pro-frasi)".
Uno tra i motivi per i quali si ricorre a "sì" e "no" sta senz'altro nella possibilità che il parlante ha di esprimere un concetto senza dover ripetere qualcosa che chi ascolta sa già; in molti casi, inoltre, questi due avverbi evitano le ripetizioni. Non è rara la circostanza in cui vengono sostituiti da "assolutamente", sul cui uso vi rimandiamo a un nostro approfondimento, ricordandovi che scrivere solo "assolutamente" per trasporre un dialogo è il più delle volte sbagliato: serve specificare "sì" o "no" per evitare di essere ambigui.
"Sì" e "no" possono essere anche sostituiti, con intento polemico, ovviamente, anche da "sissignore" e "nossignore". Non è raro neanche l'utilizzo di "ni", usato in senso scherzoso e solo con valore olofrastico, per evitare di dare una risposta netta, per motivi di vario tipo (per esempio, quando la verità non sta né da una parte né dall'altra, ma nel mezzo).
Esercizi di analisi grammaticale sugli avverbi di giudizio
Queste considerazioni dovrebbero aver reso chiaro il concetto: affermando o negando, e palesando anche dubbi e incertezze, gli avverbi di giudizio mettono in evidenza l'atteggiamento del parlante rispetto a ciò che racconta. Provate a svolgere l'analisi grammaticale delle frasi e dei brevi periodi che seguono, per verificare le vostre competenze:
- Probabilmente sì, lo farò
- Si dovrebbe vergognare per questa situazione...
- Indubbiamente è un buon libro di storia
- Non voglio mica la luna!
- Una situazione davvero davvero strana, non trovi?
- Il momento sì è arrivato finalmente
- La ragazza era sì impaurita ma altresì determinata
- Forse per questo non si è dimesso
- Esattamente, è proprio quello che intendo
- Ovviamente, avresti dovuto farlo prima