Spiegazione e schema del periodo ipotetico italiano: quanti tipi esistono e quali verbi bisogna utilizzare? Una semplice guida a un argomento complesso
Il periodo ipotetico è costituito da una proposizione reggente definita "apodosi" e una proposizione subordinata condizionale detta "protasi": quest'ultima indica la condizione da cui dipende ciò che viene espresso nella principale; vediamo alcuni esempi per rendere il concetto più chiaro:
- Se vai a scuola, oggi ti lascio scendere;
- Qualora fosse stato lui, non gli rivolgerei più la parola;
- Se potessi teletrasportarmi, andrei in America subito.
Potete ben vedere come le congiunzioni subordinanti "se" e "qualora" introducono la condizionale, quindi una circostanza che potrebbe o meno verificarsi, alla quale è strettamente legato il contenuto semantico della reggente.
Periodo ipotetico della realtÃ
Il periodo ipotetico può presentarsi in tre tipologie diverse, a seconda che l'ipotesi (quella della subordinata) sia certa, possibile o impossibile: nel primo caso parliamo di "periodo ipotetico della realtà " ed è rappresentato dal nostro primo esempio: qui, infatti, il verbo è coniugato all'indicativo sia nella prima sia nella seconda frase, ed è risaputo che l'indicativo sia il modo della certezza; è proprio all'uso del verbo che dovremmo guardare per parlare di realtà o possibilità , perché, in fin dei conti, una ipotesi non è mai certa (altrimenti non si chiamerebbe così): quando trovate un indicativo, perciò, sappiate che, in linea di massima, il periodo ipotetico è della realtà (certo, qui c'è anche una sicurezza contenutistica, perché "è sicuro che, se vai a scuola, oggi ti lascio scendere").
Periodo ipotetico della possibilitÃ
Il periodo ipotetico della possibilità è chiaramente rappresentato dal secondo esempio, in cui l'uso dei verbi non è quello del doppio indicativo, come nel periodo della realtà , ma quello del congiuntivo imperfetto (o trapassato) seguito dal condizionale presente. La struttura tipica del periodo, in effetti, è proprio questa; se leggete anche velocemente la frase, si percepisce, inoltre, che ci troviamo dinanzi a una possibilità : "qualora non fosse stato lui", infatti, la persona in questione continuerebbe "a rivolgergli la parola" (nel caso contrario, invece, no: c'è un cinquanta e cinquanta, insomma, di possibilità ). Fate sempre attenzione ai verbi, perché - lo ripetiamo - è da questi che si capisce generalmente quale tipo di periodo ipotetico si sta analizzando.
Periodo ipotetico della irrealtÃ
La spiegazione dei tipi di periodo ipotetico comprende anche quello di terzo grado, definito "periodo ipotetico dell'irrealtà ", che è sicuramente il più semplice da individuare: la differenza con il secondo sta solo in una questione schiettamente semantica, in quanto la condizione posta dalla subordinata è irrealizzabile; nel terzo esempio che vi abbiamo mostrato, infatti, è evidente che ciò che è scritto nella principale non potrà mai concretizzarsi, perché - almeno finora - il telestrasporto non esiste.
Periodo ipotetico italiano, schema riassuntivo
Vediamo uno schema riassuntivo dei tre tipi di periodo, con i relativi verbi (utilizziamo la congiunzione "se" per comodità , ma le subordinanti sono molte di più, da "qualora" a "quando", passando per "purché", "laddove" e diverse locuzioni congiuntive, come "dato che", "a patto che" e così via):- Periodo ipotetico della realtà : se + subordinata all'indicativo (tutti i tempi) / principale all'indicativo (tutti i tempi);
- Periodo ipotetico della possibilità : se + subordinata al congiuntivo imperfetto / principale al condizionale;
- Periodo ipotetico della irrealtà : se + subordinata al congiuntivo imperfetto o trapassato / principale al condizionale presente o passato.
Non è neanche difficile trovare, ovviamente, le condizionali al gerundio, al participio passato (preceduto o meno da "se") e all'infinito presente preceduto da "a", come nei seguenti casi:
- Studiando di più, avresti potuto avere il massimo;
- Lavorato meglio, questo materiale diventerebbe ottimo;
- A sentirlo, starebbe bene...
Periodo ipotetico misto e uso dell'imperfetto
L'italiano, però, è una lingua in continua evoluzione: tante variabili la influenzano, cosicché, anche se le strutture-base restano intatte (o quasi), gli usi cambiano; proprio per questo motivo, vi potrete trovare dinanzi a periodi ipotetici misti, costruiti, cioè, con modi e tempi che non rispecchiano quelli dello schema o che lo rispecchiano solo parzialmente, come in questo caso: "Se ci avessero avvisati, non venivamo"; qui è evidente che nella principale non è stato utilizzato il condizionale passato ma l'imperfetto.
L'imperfetto indicativo, tra l'altro, può trovarsi sia nella protasi sia nell’apodosi, in luogo del congiuntivo e del condizionale:
- Se me lo dicevi, venivo prima (invece di "Se me lo avessi detto, sarei venuto prima");
- Non parlavo mica, se me lo dicevi (invece di "Se me lo avessi detto, non avrei parlato mica");
- Non reagivo così, se sapevo dello scherzo (invece di "Se avessi saputo dello scherzo, non avrei mica reagito così").
Si tratta di un uso particolare dell'imperfetto che va evitato nello scritto, ma che è molto frequente nella lingua parlata e che ha anche diverse attestazioni letterarie alle spalle (Treccani segnala "se potuto aveste veder tutto, / mestier non era parturir Maria" dal Purgatorio di Dante Alighieri, ma gli esempi sono parecchi).
Esercizi di grammatica italiana sul periodo ipotetico
Provate, ora, a classificare i seguenti periodi ipotetici nei tre gruppi analizzati sinora:
- Se arriviamo subito andremo a trovarla insieme
- Se c’è la neve, meglio restare a casa
- Se volete incontrarmi, sapete dove trovarmi
- Qualora me lo domandassi tu, verrei anche di sabato sera
- Se Paolo ti dovesse dire qualcosa, fai lo gnorri
- Se lo hai fatto, chiedi scusa
- Se fossi un animale, scapperei da un padrone come te
- Dovessi andare lì, non tornerei più indietro
- Lavato a mano, ritorna come prima!
- Solo lavorando duramente, potrai farcela