Come si dice? "roba" o "robba"? Esiste il plurale "robe" oppure è sbagliato? Ecco delle semplici risposte a tutti i vostri dubbi
Alla domanda "si dice roba o robba?" dovrete rispondere citando come corretta solo la prima forma: oggigiorno, infatti, non possiamo scrivere né dire *robba.
Non sempre il parlato viene in aiuto della scrittura: non sono pochi i dialetti o le pronunce poco curate, infatti, che prevedono l'utilizzo della bilabiale doppia (quindi /robba/); ecco perché molto spesso gli errori si diffondono fino a imporsi, qualora la reazione della comunità non dovesse rivelarsi forte, anche negli usi scritti.
Questo, comunque, è uno dei casi in cui la sanzione sociale è molto forte: può passare la pronuncia con doppia bilabiale /robba/, anche se viene comunque avvertita come affettata e popolare (soprattutto nel Settentrione, dove non esistono le doppie); ma non si può soprassedere sulla grafia *robba: è da evitare, così come tutti i suoi derivati *robbetta, *robbaccia e così via, i quali vogliono una sola b.
Ricordiamo che l'origine di questa parola è germanica (ROUB, RAUP) e che inizialmente il suo significato era quello di "bottino": oggi, invece, il termine viene utilizzato non solo per indicare i vestiti ma anche per molte altre circostanze; si vedano, a titolo di esempio, le seguenti frasi:
- Tanta roba quel ragazzo!
- Ma che roba è?
- Roba da poco, non c'è che dire...
Prima di passare alla definizione di "roba", presa dal dizionario Sabatini-Coletti, vi ricordiamo che si tratta di un nome che non ha il plurale "le robe", anche se le attestazioni di questo uso non mancano (per il momento, comunque, sono decisamente sconsigliabili).
Ma vediamone la spiegazione dettagliata:
"1 Nome generico di tutto ciò che ha natura materiale, freq. con valore collettivo: è tutta r. da buttare via; r. di valore; r. da mangiare; il materiale di cui una cosa è costituita: di che r. è fatto?; in partic., oggetti d'uso quotidiano, arredi, suppellettili, indumenti: r. antica, moderna; avere la casa piena di r.; dammi la r. da lavare; mettere via la r. da inverno 2 Merce: r. da poco, di nessun valore, di qualità 3 Possedimenti, beni [...] ; più in generale, ciò che appartiene alla persona, le proprie cose: alla mia r. ci tengo 4 Con valore generico, fatto, discorso, faccenda, questione, materia e sim.: è successa una r. incredibile; leggi un po' questo libro e vedi che r. è; freq. come escl.: r. da matti!; bella roba!; che roba!
5 gerg. Droga • dim. robetta | pegg. robaccia • sec. XIII".