Come si scrive? "a posto" o "apposto"? Bisogna scegliere o possono essere utilizzate entrambe le parole?

La forma "apposto" per "a posto", insomma, è da considerare errore frutto di univerbazione: nel parlato fra "a" e "posto" non c'è una pausa, quindi è più facile interpretare le due parole come un unico lessema; quando le si scrive, ovviamente, sarebbe ancora più sbagliato optare per *aposto, perché la preposizione "a", così come "che" e molte altre parole, provoca raddoppiamento fonosintattico e tale raddoppiamento va reso obbligatoriamente a livello grafico.
Inutile dirvi che quanto detto non vale per la parola "apposta", che deriva dalla locuzione "a posta" e che è attestata sin dal XIV secolo (lo stesso romanzo I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni si conclude con questo termine: "Ma se invece fossimo riusciti ad annoiarvi, credete che non
s’è fatto apposta"); scegliere l'univerbazione, perciò, non è solo legittimo ma anche corretto.
Adesso è davvero tutto a posto.