Gli esempi di nomi astratti e concreti che troverete in questa spiegazione vi permetteranno di capire bene la differenza e di affrontare anche i casi più difficili per non sbagliare l'analisi grammaticale. Una guida che può essere utile tanto ai più piccoli alle prese con gli esercizi quanto ai più grandi alle prese con concorsi. Pronti?
Questa è una lezione che partirà dagli esempi di nomi astratti e concreti per parlare generalmente dell'argomento e farvi riflettere su alcune importanti questioni. Vi aiuteremo cioè nello svolgimento degli esercizi, per esempio nel fare l'analisi grammaticale di alcune parole, e nel superamento delle verifiche in classe, e al tempo stesso ci soffermeremo su alcuni aspetti: non è una cosa inutile, ve lo diciamo subito, perché, anche se capire quando un nome è astratto e quando un nome è concreto non è difficile, spesso si possono avere parecchi dubbi e noi siamo qui per toglierveli tutti. Siamo qui per questo, no? Veniamo subito al dunque e iniziamo con la definizione di nome astratto e concreto perché ne abbiamo di cose da dirvi sull'argomento.
Il nome concreto indica un referente che può essere percepito tramite i cinque sensi: mela ad esempio indica un frutto che può essere assaggiato, odorato, toccato e visto (anche se non sentito); felicità al contrario è un nome che indica uno stato d'animo che non può essere visto né sentito né odorato né toccato né ascoltato. Noi vediamo le persone felici ma non la felicità: la felicità non ha un volto, non ha una voce, non può essere toccata, non può essere annusata e non può essere gustata (non in senso stretto, almeno). La differenza tra nome astratto e concreto è proprio questa.
I problemi iniziano con parole come secondo (inteso come periodo di tempo): lo vedete il secondo? Lo sentite, annusate, toccate o gustate? Ovviamente no Eppure siamo convinti che più di qualcuno di voi sbarrerebbe gli occhi se sapesse che secondo è un nome astratto: stando alla definizione il nome è senz'altro classificabile così ma la definizione ci pare insufficiente in questo caso. Come può il secondo, una parte del tempo che scorre, essere considerato un'astrazione? Magari non è un nome concreto ma non è neanche astratto, non trovate? Lo stesso vale per giorno (inteso come periodo di tempo di 24 ore), anno e così via.
Seguendo questo sommario avrete a vostra disposizione non solo tanti esempi di nomi concreti e astratti ma anche una serie di consigli su come comportarvi nei casi più difficili:
- Nomi concreti: frasi ed esempi per riconoscerli;
- Nomi astratti: frasi ed esempi per riconoscerli;
- Frasi con nomi concreti e astratti insieme per capire bene la differenza;
- Nomi concreti e corrispondenti nomi astratti: la differenza spiegata con altri esempi;
- La differenza tra nome concreto e astratto è sempre netta?;
- Nomi concreti usati come astratti;
- Un elenco di nomi astratti e concreti: esempi per non sbagliare;
- Come fare l'analisi grammaticale dei nomi concreti e astratti;
- Esercizi per la scuola primaria e per la scuola media sui nomi concreti e astratti.
Fra gli esempi di nome concreto spiccano senz'altro parole come aria, bottiglia, cane, computer, giravolta, mano, nuvola, ragazzo, stormo (che è un nome collettivo) e così via; ognuno dei referenti infatti è percepibile con almeno uno dei cinque sensi. Ed è questo il criterio che dovrete sempre seguire per capire se un nome è astratto o concreto, sia che siate in una scuola primaria (magari siete dei genitori che stanno cercando di capirci qualcosa) sia che stiate frequentando la scuola media o stiate ripassando in vista di un concorso pubblico.
Alcune frasi con i nomi concreti:
- La mano di Luigi è molto grande;
- Il tulipano è un fiore bellissimo.
Qui trovate altre 20 frasi d'esempio che contengono nomi concreti e che vi torneranno senz'altro utili se avete bisogno di fare velocemente gli esercizi (ma solo se avete studiato bene, occhio!).
Fra gli esempi di nome astratto invece troviamo bontà, bravura, caratteristica, cattiveria, paura, personalità, sentimento, timidezza, timore ecc. Si tratta infatti di nomi che non sono percepibili con i cinque sensi e che quindi non hanno nulla di concreto. Noi non vediamo la bontà né la sentiamo ecc. ecc. bensì una persona buona: è leggermente diverso ed è in questo modo che bisogna ragionare se facciamo riferimento al criterio di cui abbiamo parlato all'inizio.
Alcune frasi con i nomi astratti:
- La bontà è una qualità stupenda;
- La cattiveria corrode l'animo.
Trovate qui altre 20 frasi d'esempio con nomi astratti e anche in questo caso siamo sicuri che vi saranno utili per svolgere velocemente gli esercizi o ripetere per una verifica.
Vi proponiamo ora tre frasi d'esempio con nomi astratti e concreti insieme per far ancor più luce sulla differenza:
- La giovinezza è stupenda ma voi giovani la sprecate;
- Il medico Ippocrate è uno dei protagonisti della storia della medicina;
- Il vecchio Antonio passò la sua vecchiaia a leggere.
Abbiamo messo in arancione i nomi astratti e in blu quelli concreti (fate attenzione inoltre a il vecchio: lo abbiamo messo in azzurro tutto, quindi sia l'articolo sia il nome, non per errore ma perché si tratta di un aggettivo sostantivato). Analizziamo solo il primo caso perché gli altri due sono uguali: la giovinezza è una fase della vita che però non può essere né toccata né vista né ascoltata né gustata né odorata; il giovane (i giovani in questo caso) sì: un giovane può essere il vostro amico di banco per esempio. E voi il vostro amico di banco lo vedete, no? Ad ogni modo per chiarirvi le idee vi consigliamo queste altre frasi con nomi astratti e concreti assieme.
Come avete potuto vedere nelle tre frasi d'esempio precedenti, a un nome concreto abbiamo fatto corrispondere un nome astratto (giovane e giovinezza, medico e medicina, vecchio e vecchiaia); non sono gli unici casi in cui questo può avvenire; vediamo altri esempi:
- Adolescente - adolescenza;
- Architetto - architettura (intesa come disciplina o campo dell'arte);
- Artista - arte;
- Cacciatore - caccia;
- Infante - infanzia;
- Madre - maternità;
- Mano - manualità;
- Padre - paternità;
- Pescatore - pesca (intesa come attività);
- Scrittore - scrittura.
La differenza tra nome concreto e astratto è sempre netta?
Ora avete a disposizione parecchi esempi di nomi concreti e astratti e saprete senz'altro come comportarvi quando fate l'analisi grammaticale delle parole. Come dicevamo però, queste definizioni così nette non devono spingervi a credere che le due categorie di nomi siano sempre perfettamente distinguibili.
Alcuni nomi effettivamente si collocano tra l'astratto e il concreto; una caduta, per esempio, può essere vista ma può essere anche immaginata in astratto (es. una caduta di stile): come classificheremo, perciò, questo nome? Lo stesso vale per sostantivi come arrabbiatura, disagio, partenza e anche per un nome come fantasma, che rende il dibattito sulla distinzione ancor più problematico.
Nomi concreti usati come astratti
A quanto detto dovete aggiungere che parole come personalità possono essere usate anche in senso concreto. Ecco delle frasi:
- Le personalità del cinema sembrano vivere su un altro pianeta;
- La personalità di Mario è complessa.
Nel primo caso parliamo di un nome concreto: per personalità del cinema intendiamo infatti gli attori; nel secondo caso invece personalità è un nome astratto perché fa riferimento all'insieme delle qualità e dei pregi del carattere e del comportamento di una persona, ma non ha nulla di concreto se fate sempre riferimento al criterio della percezione tramite i cinque sensi (criterio su cui però non tutti i linguisti e i grammatici sono d'accordo).
Un elenco di nomi astratti e concreti: esempi per non sbagliare
Questo elenco di nomi concreti e astratti vi tornerà molto utile; ma fate attenzione perché avrete ormai capito che la differenza non è netta e che quindi ogni caso va analizzato bene e - come sempre - ragionando. Nell'elenco in realtà abbiamo inserito esempi di nomi concreti e astratti che non lasciano spazio a dubbi; qualora doveste confondervi però seguite sempre il criterio della percezione che, per quanto non sia accettato da tutti, è comunque quello usato per riconoscere e individuare i nomi astratti e concreti.
Nello svolgimento dell'analisi grammaticale perciò come bisogna comportarsi? Gli errori gravi sono quelli in cui l'evidenza non può essere smentita in alcun modo: cane è un nome comune concreto di animale e non si sfugge; sentimento invece è un nome comune astratto di cosa: anche questo è un caso piuttosto palese. In tutte le altre circostanze varrà la pena fare presenti i propri dubbi all'insegnante ed evitare di classificare in modo improprio o non convincente questa o quest'altra parola: le categorizzazioni - si sa - funzionano sempre ma fino a un certo punto.
Un intervento molto costruttivo sull'argomento è sicuramente quello dell'Accademia della Crusca, perciò ve ne consigliamo caldamente una lettura attenta perché tratta la questione pure dal punto di vista storico, e - come diciamo sempre - non si può parlare di grammatica, di errori ecc. se non si conosce la storia della nostra lingua, le sue grammatiche, i suoi protagonisti e le varie teorie che si sono succedute nel tempo.
Qui di seguito trovate infine degli esercizi per mettere alla prova le vostre conoscenze sul nome:
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Esercizi per la scuola primaria e per la scuola media sui nomi concreti e astratti
- Esercizi sui nomi concreti e astratti per scuola primaria e per la scuola media;
- Esercizi sull'analisi grammaticale;
- Verifica sui nomi per capire cosa dovete ripetere bene.
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