Ecco diverse tipologie di esercizi sui nomi maschili e femminili pensati per la scuola primaria e secondaria: impara a flettere i sostantivi in base al genere
Questi esercizi sui nomi permetteranno di verificare competenze e conoscenze in merito alla flessione maschile e femminile: non sempre riesce facile formare il plurale di un sostantivo femminile - quando ci si trova dinanzi a parole composte, per esempio -, né è facile cogliere la sottile differenza che, per citare solo un caso, passa tra "la buca" e "il buco".
Ecco perché queste esercitazioni non sono state pensate solo per la scuola primaria (che potrà svolgere la prima parte senza problemi) ma anche per quella secondaria; prima di proseguire, comunque, sarebbe utile dare un'occhiata ai seguenti approfondimenti:
- Generalità sul nome;
- Formare il maschile e il femminile dei nomi;
- Formare il singolare e il plurale dei sostantivi.
Primo esercizio: formare il femminile e il maschile
Volgere al femminile o al maschile i seguenti nomi (indicando gli articoli determinativi e indeterminativi necessari)
- Il ragazzo
- La volpe femmina
- Il maschio
- Il ministro
- Il buco
- La casa
- Lo spigolo
- La tappa
- La capitale
- La pizza
- Il dottore
- L'ingegnere
- L'appuntato
- Il notaio
- Il boss
- La fan
- Il collega
Secondo esercizio: il plurale dei nomi composti
Formare il plurale femminile o maschile dei seguenti nomi (indicando articoli determinativi e indeterminativi)
- La calzamaglia
- La terracotta
- Il caporedattore
- La madreperla
- La banconota
- L'acquaforte
- Il pellerossa
- La pellerossa
- La malalingua
- L'automobile
- La biblioteca
- Il burocrate
- Il caposquadra
- Il portapacchi
- La cassapanca
- Il contocorrente
Terzo esercizio: motivare
Rispondere alle seguenti domande
- Quali dei nomi dell'esercizio n. 1 al femminile cambia significato?
- Si fornisca un esempio del tipo il buco/la buca e discutere il caso.
- Le espressioni “il ministro”, “la ministro”, “la ministra” sono tutte accettabili?
- Tutti i nomi della lingua italiana sono motivati nel loro genere?
- Perché una parola come “oro” è maschile, se nella realtà non c’è nulla che lo fa pensare?