Trama e struttura dell'Orlando Furioso in un riassunto dettagliato. Ecco le vicende raccontate da Ludovico Ariosto nel suo celebre poema del Rinascimento italiano
Proponiamo un riassunto dettagliato sull'Orlando Furioso, il lavoro più celebre di Ludovico Ariosto, soffermandoci in particolare sulla struttura dell'opera e sulla sua trama. Ariosto è lo scrittore più rappresentativo del Rinascimento letterario italiano ed è quello che ottiene maggiore successo; interpreta la sua epoca, come anche altri assieme a lui, ma contemporaneamente si proietta verso il futuro, e rende la sua opera un vero e proprio classico per tutte le generazioni.
Al Furioso Ariosto lavorò per buona parte della sua vita. La prima versione, in 40 canti, fu completata nel 1515 e venne stampata nel 1516; nel 1521 uscì una seconda edizione. Entrambe ebbero grande successo e sono la testimonianza del nuovo rapporto dell'autore e il suo pubblico dato dall'invenzione della stampa. Secondo Ariosto, infatti, nella scrittura bisogna tener conto sia della realtà contemporanea sia del pubblico che legge e che esprime giudizi di vario genere. Nel 1532 uscì una terza edizione, ampiamente riveduta, in 46 canti; l'innovazione più importante fu l'accettazione e l'applicazione della nuova norma linguistica di Pietro Bembo, che nel 1525 aveva pubblicato le Prose della volgar lingua. Ormai il Furioso guardava a un panorama nazionale e non più solo cittadino o regionale.
Si può dire che l'Orlando furioso sia un'opera di intrattenimento, pensata anche per divertire il pubblico; come già accennato, però, il pubblico è inteso come gruppo di lettori e non di ascoltatori. Leggendo possiamo ancora trovare riferimenti all'oralità , ma essi vanno intesi come stilemi propri del genere epico più che come reali segnali di una lettura ad alta voce o recitata; del resto, la complessità della struttura e della trama rendono poco fruibile l'opera alla sola oralità .
La struttura dell'Orlando Furioso
Nella struttura si evidenza una sorta di equilibrio apparente, dato in primo luogo dalla struttura apparentemente chiusa ed equilibrata dell'ottava, che scandisce un ritmo chiaro e definito; in realtà entrano in gioco componenti molto diverse tra loro, e così facendo Ariosto vuole simboleggiare la relatività dei valori propri della sua epoca. Diametralmente opposto sta il caos che a prima vista regna nel racconto, con un turbinio di situazioni, personaggi, trame parallele che entrano in gioco, ma che vengono abilmente dominate dal narratore, il quale come un regista decide quali fili seguire e quali lasciare, e continuamente porta alla luce elementi che erano stati lasciati da parte. Nella gestione della grande massa dei fili si fa aiutare dall'espediente del castello del mago Atlante, in cui confluiscono prima o poi la maggior parte dei cavalieri: lì, per così dire, il narratore può concedersi di lasciare in stand-by alcuni protagonisti, per poi liberarli nuovamente a suo piacere.
La trama dell'Orlando Furioso non è semplice da riassumere. Per evitare inutili digressioni, seguiamo i tre fili principali della vicenda, che sono tutti intrecciati nell'opera. Il primo è quello della battaglia tra i Mori, guidati da Rodomonte, e i francesi, guidati da Carlo Magno; tale vicenda affonda le sue radici nella storia, ma è narrata in modo del tutto favoloso. Il secondo è quello dell'amore di Orlando per Angelica; egli la cerca ovunque e alla fine impazzisce quando la scopre di un altro. Evidentemente è questa la vicenda che dà il titolo all'opera. Il terzo filo è dato dalla storia d'amore tra Ruggiero e Bradamante, cui si dà particolare rilievo perché dalla loro unione discende la casata degli Estensi, signori di Ferrara e protettori di Ariosto.
Ne deriva una struttura policentrica, in cui il tempo e lo spazio rispondono sia a logiche lineari che a situazioni labirintiche. Lo spazio, in particolare, è orizzontale, in chiara opposizione alla Commedia: tutti i personaggi cercando qualcosa si perdono lungo le strade dell'Europa, del Nord Africa e del Catai, e solo Astolfo viaggia verso l'alto, giungendo sulla Luna. Si tratta di un mondo in cui non c'è la trascendenza, ma che è completamente umano; anche l'intervento dell'angelo Michele è più simile a una forza magica che a un intervento divino.
La trama dell'Orlando Furioso
La storia riparte da dove l'aveva interrotta Matteo Maria Boiardo nel suo Orlando innamorato: Carlo Magno è in guerra con i Mori e prima dell'assedio di Parigi promette Angelica a Orlando e a Rinaldo, che sono entrambi innamorati di lei; ma la fanciulla riesce a fuggire da loro e da altri pretendenti. Rinaldo viene mandato in Inghilterra a cercare aiuti e lì salva Ginevra; troverà poi gli aiuti sperati.
Intanto Bradamante sta cercando il suo amato Ruggiero e apprende che è prigioniero del mago Atlante in un castello sui Pirenei, perché questi spera di salvarlo dal suo destino di morte precoce. Durante il viaggio Bradamante viene salvata dalla maga Melissa, che le fa conoscere la sua illustre discendenza: la casata estense; è anche informata della necessità di impadronirsi dell'anello magico di Angelica. Con esso riesce a sconfiggere il mago, ma Ruggiero, appena liberato, sale sull'ippogrifo del mago e viene trasportato nell'isola di Alcina, che lo seduce e gli fa dimenticare Bradamante. La maga Melissa però libera lui e altri cavalieri, tra cui Astolfo, dall'incantesimo.
Intanto Angelica viene rapita dagli abitanti di un'isola, che la vogliono offrire in pasto a un mostro marino. Orlando parte per salvarla, ma Ruggiero arriva prima e se ne invaghisce; tuttavia Angelica fugge. Orlando, proseguendo la ricerca della donna che ama, resta prigioniero del castello di Atlante assieme a Ruggiero, Ferraù, Bradimarte e altri eroi; lì giunge Angelica, che libera Sacripante per farsi aiutare, ma per errore anche Orlando e Ferraù, che riprendono il suo inseguimento. Intanto Parigi è sotto assedio e il re saraceno Rodomonte penetra nella città ; viene poi assediato e si salva gettandosi nel fiume.
Dopo varie peripezie, un gruppo di eroi, tra cui Astolfo, parte per fare ritorno in Francia, dove è già giunto Rinaldo con le truppe inglesi e scozzesi, aiutato dall'arcangelo Michele. Durante un tentativo per recuperare il suo re, ucciso da Rinaldo, il giovane Medoro viene ferito; Angelica lo trova e se ne innamora. Astolfo intanto libera i prigionieri di Atlante, e Ruggiero e Bradamante finalmente si ritrovano, anche se poi vengono separati. Orlando giunge nei luoghi dell'amore di Medoro e Angelica e impazzisce, diventando una sorta di bestia che distrugge ogni cosa.
I Saraceni intanto ricevono due sconfitte. Nei suoi viaggi, Astolfo giunge sulla luna, dove ritrova il senno di Orlando, e ritrova il cavaliere, facendolo rinsavire. Ruggiero (che nel frattempo ha scoperto di essere cristiano, ma sente i suoi doveri di cavaliere verso il suo re) e Rinaldo si sfidano per decidere le sorti della guerra, ma vengono interrotti. A Lipadusa si svolge il duello finale, con la sconfitta dei pagani. Si può finalmente celebrare il matrimonio tra Bradamante e Ruggiero; al ricevimento giunge Rodomonte, che però viene ucciso dal cavaliere.