Guida agli avverbi interrogativi ed esclamativi in italiano, con approfondimento delle questioni più complesse: qual è, per esempio, la differenza tra avverbio e congiunzione?
Gli avverbi interrogativi ed esclamativi sono parti del discorso che introducono o un'esclamazione o un'interrogazione; per quanto non sia sbagliata, tale affermazione è, però, troppo generica; cerchiamo di capirne il motivo, partendo dai seguenti esempi di avverbio interrogativo ed esclamativo.
Sono cinque proposizioni interrogative dirette, tutte introdotte da un avverbio: è molto importante sottolinearlo, perché, quando ci si trova dinanzi a interrogative indirette, parliamo di congiunzione subordinante. Veniamo al dunque:
Sono cinque proposizioni interrogative dirette, tutte introdotte da un avverbio: è molto importante sottolinearlo, perché, quando ci si trova dinanzi a interrogative indirette, parliamo di congiunzione subordinante. Veniamo al dunque:
- Dove sei stato?
- Quanto ti ha pagato?
- Perché ti comporti così?
- Quando lo hai fatto?
- Come hai detto?
Trasformiamo le frasi precedenti (aggiungendo qualche elemento, per rendere più sensati i brevi periodi):
- Dimmi dove sei stato.
- Spiegami quanto ti ha pagato per il lavoro.
- Voglio sapere perché ti sei comportato così.
- Non so quando lo ha fatto.
- So bene come hai detto tutto.
In tutti e cinque i precedenti casi, ci troviamo di fronte a un periodo costruito da una proposizione principale e una subordinata interrogativa indiretta di vario tipo, rispettivamente locativa, di misura, di causa, di tempo e di qualità: questa classificazione, ovviamente, va estesa anche agli avverbi visti nelle cinque frasi di prima.
Avverbi esclamativi
Per quanto riguarda gli avverbi esclamativi, essi sono rappresentati dalle stesse parole che possono assumere, in base al contesto, pure il valore di avverbio interrogativo; prendiamo "dove" come esempio e analizziamo la frase "ma dove siamo capitati, mamma mia!": è evidente che qui è usato come avverbio esclamativo e non come avverbio interrogativo (anche perché c'è il punto esclamativo alla fine della frase).
La differenza tra le due categorie è facilmente individuabile: l'unico problema - che abbiamo cercato di affrontare in modo semplice all'inizio - sta nel riconoscere e distinguere l'avverbio dalla congiunzione: non è difficile, ma neanche facilissimo. Se prestate attenzione, però, ci riuscirete!