Quali sono gli elementi essenziali del Futurismo letterario italiano? Ecco un riassunto di manifesto e autori dell'avanguardia storica
Il termine “avanguardia” è ripreso dal lessico militare e indica nell’esercito il reparto avanzato che ha scopi di perlustrazione; in ambito artistico si usa per raggruppare tutte le sperimentazioni antiaccademiche e di rottura. L’etichetta “avanguardia storica” serve a differenziare il gruppo dei movimenti di primo Novecento (Futurismo, Surrealismo, Espressionismo, Dadaismo) dalla “neoavanguardia”, ossia dalla nuova idea di letteratura che si sviluppò in Italia negli anni ’60, in particolare con il Gruppo ’63.
Le avanguardie rifiutano tutto ciò che è venuto prima di loro, vogliono rompere con il passato e superare i vincoli imposti dalla tradizione; si possono quindi definire dei movimenti anticlassicisti. Si contrappongono alla massa, vista in modo spregiativo, e accusano il mercato culturale, colpevole di aver mercificato l’arte e di non aver compreso che l’arte è in realtà qualcos’altro: tuttavia, spesso le avanguardie non definiscono chiaramente cosa sia questo “altro”, e infatti alla distruzione non segue una parte costruttiva, di definizione di una nuova teorica artistica o poetica. In contrasto con quest’ultimo punto, le avanguardie storiche si definiscono con programmi chiari e in gruppi ben definiti, spesso anche a livello politico.
Il Manifesto del Futurismo di Filippo Tommaso Marinetti
Quale momento di fondazione del Futurismo possiamo tenere la pubblicazione su “Le Figarò” del Manifesto del Futurismo, il 20 febbraio 1909 ad opera di Filippo Tommaso Marinetti. L’autore aveva pensato in precedenza ad altri nomi per il movimento, quali “Dinamismo” o “Elettricismo”, ma scelse infine “Futurismo” probabilmente perché conteneva le tre iniziali del suo nome (FTM). Nel Manifesto Marinetti esalta la velocità, il dinamismo, l’attivismo della società contemporanea, che sono simbolizzati dal mito dell’automobile e della macchina. La contemporaneità, infatti, è la società della macchina, e la macchina costituisce il mito ma anche l’ossessione del Futurismo. Il movimento propone la distruzione del sapere tramandato attraverso l’eliminazione dei musei, delle biblioteche e delle accademie di ogni specie; la nuova cultura dovrà rispecchiare invece la civiltà e la realtà industriale.
Le innovazioni formali del Futurismo
Un elemento fondamentale del Futurismo, quale emerge dal Manifesto, è costituito dalle innovazioni formali. Marinetti propone di abolire al sintassi e la punteggiatura e di utilizzare invece il procedimento analogico, che abbina ad ogni sostantivo il suo doppio (“esempio: uomo-torpediniera, donna-golfo, folla-risacca, piazza-imbuto, porta-rubinetto” in cui si nota, tra l’altro, la forte carica misogina dell’autore), senza far ricorso agli aggettivi e agli avverbi. Si teorizza quindi il paroliberismo, ovvero le parole in libertà. Al di là delle realizzazioni artistiche concrete, è senza dubbio quest’idea il lascito più importante del Futurismo nella cultura italiana.
La scrittura di Aldo Palazzeschi
A questo proposito, un esempio di una realizzazione meno dogmatica ma forse più efficace dei dettami del Futurismo è rappresentato dalla scrittura di Aldo Palazzeschi. Egli inizialmente aderì al movimento, ma poi se ne staccò, perseguendo un percorso artistico autonomo. Basta però osservare pochi versi de La passeggiata per comprendere come alcuni dei dettami del Futurismo siano rimasti e abbiano creato una nuova e vivace modalità di rappresentazione.
- Andiamo?
- Andiamo pure.
All'arte del ricamo,
fabbrica passamanerie,
ordinazioni, forniture.
Sorelle Purtarè.
Alla città di Parigi.
Modes, nouveauté.
Benedetto Paradiso
successore di Michele Salvato,
gabinetto fondato nell'anno 1843.
avviso importante alle signore !
La beltà del viso,
s*no d'avorio,
pelle di velluto.
Grandi tumulti a Montecitorio.
Il presidente pronunciò fiere parole.
tumulto a sinistra, tumulto a destra.