Panoramica sui gradi di comparazione degli avverbi e sui meccanismi di formazione, con riferimento ai casi particolari
A cambiare è la formazione, che comunque coinvolge in parte pure gli aggettivi; partiamo dai seguenti esempi:
- La casa di Marco è più vicina di quella di Giovanni
- Non è prestissimo per iniziare: vai tranquillo!
- Se n'è andata velocissimamente senza neanche salutarmi
Premettiamo che, come per gli aggettivi, il grado positivo è quello non alterato: in riferimento agli esempi, quindi, "vicino", "presto" e "veloce".
Il comparativo è il grado del paragone: due elementi sono paragonati rispetto a un dato avverbio; vediamo il primo caso: si dice che il primo elemento "la casa di Marco" è più vicino del secondo "di quella di Giovanni"; tale paragone può essere posto sull'asse dell'uguaglianza (es. "è tanto vicina quanto") o sull'asse della disuguaglianza (es. "è meno/più vicina di").
Il grado superlativo, invece, esprime la massima intensità dell'avverbio: "veloce" diventa "velocissimamente", per esempio. Ma questo è soltanto uno dei casi: esistono pure parole formate come "prestissimo" e "lontanissimo", composte con il grado positivo dell'avverbio e il suffisso -issimo.
Non confondere aggettivo con avverbio
In circostanze come questa, dovete fare attenzione a non confondere l'aggettivo con l'avverbio, perché cadere in errore non è difficile; vediamo questi due esempi:
- Mario ha un andamento velocissimo
- Mario ha parlato velocissimo
In realtà , nel secondo caso l'avverbio non è usato correttamente (avremmo dovuto scrivere "Mario ha parlato velocissimamente"): diciamo che è un aggettivo usato in funzione avverbiale in questo particolare contesto (è lo stesso caso di "parla chiaro!" o di situazioni simili): il tratto è tipico dell'italiano neostandard. Ciò non toglie, comunque, che dobbiate classificare la parola come avverbio e non come aggettivo.
La formazione dei superlativi in -mente
Apriamo una parentesi sugli avverbi in -mente, per sottolinearne il particolare meccanismo di formazione: basta flettere il grado positivo dell'aggettivo al superlativo femminile singolare, per poi giustapporlo a -mente; vediamo qualche caso:
- Grande > grandissima > grandissimamente
- Piccolo > piccolissima > piccolissimamente
- Bene > benissima > benissimamente (da evitare e sostituire con "ottimamente")
Vi starete chiedendo perché flettere l'aggettivo proprio al femminile singolare: tutto dipende dal latino, in cui MENS 'mente' apparteneva al genere femminile (come oggi, del resto); essendo un sostantivo, è chiaro che l'aggettivo doveva essere anche femminile (e oggi il meccanismo è lo stesso).
Comparativi e superlativi organici
Ricordandovi che non tutti gli avverbi hanno i gradi comparativo e superlativo (per esempio, quelli in -oni), concludiamo la nostra rassegna sui gradi dell'avverbio, citando i noti comparativi e superlativi organici (già visti con gli aggettivi):
- Bene > Meglio > Ottimamente o benissimo
- Male > Peggio > Pessimamente o malissimo
- Molto > Più > Moltissimo
- Poco > Meno > Pochissimo
- Grandemente > Maggiormente > Massimamente
L'argomento non è particolarmente complesso, ma, come tutti i casi del genere, necessita comunque di attenzione ed esercizio.