Qual è la forma corretta? si dice "premuta" o "spremuta d'arancia"? Risposta semplice e immediata a un quesito ricorrente
La domanda "si dice premuta o spremuta d'arancia?" potrebbe risultare banale a molti, ma per qualche altro la situazione è completamente diversa: non si capirebbe, altrimenti, come mai in data 9 ottobre 2013 la combinazione sia tra le più frequenti dopo il verbo impersonale "si dice"; c'è pure un altro motivo, per giunta: una tra le due parole è un regionalismo, quindi è normale che chi è abituato a usarlo si faccia qualche domanda e cerchi una risposta.
"Spremuta s. f. [part. pass. femm. di spremere]. - 1. (non com.) [lo spremere o l'essere spremuto] ≈ [→ SPREMITURA]. 2. (estens.) [liquido che si ottiene spremendo e, in partic., bibita estratta da frutti freschi (spec. agrumi)] ≈ (region.) premuta, succo".
Dal dizionario si evince che "spremuta" può essere inteso o come participio passato di "spremere" - usato, ovviamente, come aggettivo - o come sostantivo che indichi un "liquido che si ottiene spremendo", che è proprio quello a cui facciamo riferimento in questo articolo. Alla fine, però, si vede pure che le parole "succo" e "premuta" sono considerati dei regionalismi: l'alternativa, dunque, esiste ma va evitata anche in contesti mediamente controllati (in altri termini, usatela soltanto fra amici o in famiglia, consapevoli del fatto che in tutte le altre situazioni bisogna adoperare "spremuta").
Inutile dirvi che "premuta" è pure participio passato di "premere" e che in questo caso è usato come sostantivo. La s- di "spremuta" ha valore intensivo e indica che l'atto del premere è svolto con maggiore intensità (come "battere"/"sbattere etc).