Guida dettagliata alla struttura dell'Inferno di Dante Alighieri, con riferimento puntuale a personaggi e anime dei dannati
Dante struttura l’Inferno come una voragine a imbuto: lo immagina così, con la parte più larga rivolta verso l’alto. Al centro sta Lucifero, lì conficcato per trovarsi nel luogo più lontano da Dio (se la Terra è il centro dell’universo e Dio si trova, anche se il verbo è imperfetto, nell’Empireo). La voragine si è creata dall’orrore che la terra ha provato venendo a contatto con il corpo di Lucifero, cacciato dal Paradiso.
Dante entra nell’Inferno dopo essersi perso nella selva descritta nel primo canto. Tramite la porta accede all’antiferno, il luogo che accoglie le anime che né l’Inferno né il Paradiso vogliono, perché in vita non hanno saputo scegliere tra bene e male. Passato l’Acheronte, il primo dei quattro fiumi infernali, si arriva nell’Inferno vero e proprio: esso è diviso in nove cerchi, che però nella prima parte non hanno ulteriori divisioni. Vediamo i primi cinque, con le rispettive anime:
- Limbo. Qui si trovano le anime non battezzate e, in particolare, gli spiriti magn;
- Lussuriosi;
- Golosi;
- Avari e prodighi;
- Iracondi e accidiosi.
Fino a questo punto si rispetta più o meno la tradizionale suddivisione dei vizi capitali, anche se incompleta. Si attraversa quindi un altro fiume, il Flagetonte, e le mura della città di Dite, alla cui guardia sono posti dei demoni e la Furie.
Nel VI cerchio si trovano gli eretici; il VII, invece, è dedicato ai violenti ed è suddiviso in tre gironi: violenti contro gli altri (omicidi e predoni), violenti contro se stessi (suicidi e scialacquatori), violenti contro Dio (bestemmiatori, sodomiti, usurai). Scorre nel primo girone anche il terzo fiume infernale, il Flagetonte.
L'ottavo cerchio e le dieci bolge
Dopo una riva scoscesa si giunge all’VIII cerchio dell'Inferno dantesco, che accoglie i dannati che hanno usato frode contro chi non si fida; essi sono suddivisi in dieci bolge concentriche, le Malebolge appunto, di cui riportiamo l’elenco:
- Ruffiani e seduttori;
- Adulatori;
- Simoniaci;
- Indovini;
- Barattieri;
- Ipocriti;
- Ladri;
- Consiglieri di frode;
- Seminatori di discordie;
- Falsari.
L'ultima zona e l'incontro con Lucifero
Si giunge, quindi, al pozzo dei giganti e infine all’ultima zona, la nona, destinata ai traditori di chi si fida. Qui scorre l’ultimo fiume, gelato, il Cocito; il cerchio è diviso in quattro zone il cui nome ricorda famosi traditori: prima zona, o Caina, per i traditori dei parenti; seconda zona, o Antenora, per i traditori della patria; terza zona, o Tolomea, per i traditori degli ospiti; quarta zona, o Giudecca, per i traditori dei benefattori. Lucifero stesso strazia, con le sue tre bocche, i tre sommi traditori della Chiesa e dell’Impero, vale a dire Giuda, Bruto e Cassio. Dal centro della Terra si risale verso la montagna del Purgatorio attraverso una natural burella, ossia un pertugio stretto.