Guida all'individuazione dei verbi transitivi e intransitivi, con approfondimento di casi particolari ed esercizi
Come distinguere i verbi transitivi e intransitivi italiani? Questo argomento di grammatica italiana non è difficile, ma non va neanche sottovalutato: nel Meridione e in altre poche parti d'Italia, per esempio, non tutti potrebbero sapere che *Hai chiamato a Paola? è sbagliata, poiché il verbo "chiamare" non regge il complemento oggetto ed è dunque intransitivo (il sintagma "a Paola" si chiama "accusativo preposizionale").
Partiamo dagli elementi essenziali: un verbo si dice "transitivo", quando regge il complemento oggetto; si dice "intransitivo", quando non lo regge. Non è opportuno, in questa sede, dare una lista dei verbi intransitivi e transitivi italiani - soprattutto per ragioni di spazio -, ma questi esempi vi chiariranno senz'altro le idee:
- Ho telefonato a Maria e le ho detto di stare tranquilla
- Non li ho picchiati sul posto, solo perché mi ha fermato quel tipo lì
- Lasciati andare e pensa che stai vivendo il periodo più bello della tua vita!
In questi tre esempi troviamo diversi verbi: "telefonare", "dire", "stare", "picchiare", "fermare", "lasciarsi andare", "pensare", "stare vivendo"; ognuno di essi può essere classificato come transitivo o intransitivo, a seconda se può reggere o meno l'oggetto (che è un complemento diretto); sulla base di questo, possiamo dire che:
- I verbi transitivi sono "dire", "picchiare", "fermare", "pensare", "stare vivendo";
- I verbi intransitivi sono "stare", "lasciarsi andare".
Nel primo caso, infatti, tutti rispondo alla domanda "chi/che cosa?": io dico qualcosa, tu picchi qualcuno, lui ferma qualcun altro, noi pensiamo questo, loro stanno vivendo qualcosa; insomma, l'oggetto può essere espresso. Ciò non deve spingervi a credere, però, che il verbo transitivo sia sempre e comunque utilizzato transitivamente: nella frase "Sto pensando", per esempio, il verbo è usato intransitivamente, perché l'oggetto non è espresso; concluderemo, dunque, che "pensare" può essere utilizzao sia transitivamente sia intransitivamente.
I verbi intransitivi e il complemento dell'oggetto interno
Questo non accade per i verbi intransitivi: solo in casi particolari, infatti, un verbo che non può reggere il complemento oggetto si trova a farlo; pensiamo, per esempio, al verbo "dormire": non si dice *dormo qualcuno o qualcosa; in circostanze particolari, però, è possibile: per esempio, in "sta dormendo sonni tranquilli" ma non solo. Ci troviamo dinanzi al complemento dell'oggetto interno, che rappresenta una delle poche eccezioni alla regola secondo la quale un intransitivo non può essere utilizzato transitivamente.
Approfondimenti ed esercizi
Sull'argomento vi consigliamo di approfondire anche le seguenti questioni:
- Qual è la differenza tra "rimanere" e "lasciare";
- Le forme corrette dei pronomi personali complemento oggetto;
- Esercizi di vario tipo sui verbi transitivi e intransitivi.
In conclusione, provate a svolgere i seguenti esercizi, individuando il verbo e precisando se è transitivo o intransitivo:
- Pronta la replica di Enrico Letta, che con tono da professore mette in riga gli alunni.
- Come senz'altro saprete, l'argomento è piuttosto complesso, visti i diversi tipi di irregolarità .
- Molti verbi transitivi ammettono un uso intransitivo, lasciando opzionale l’oggetto.
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