Come si usa (bene) il congiuntivo? Ecco una guida semplice con esempi
Usare bene il congiuntivo non è semplice: è un esercizio al quale ci si deve sottoporre quotidianamente - quando non si è esperti - e che non di rado porta con sé dubbi piuttosto imbarazzanti, se considerate quanto sia punito qualsiasi errore in questo senso.
In questa guida vi proporremo dei consigli, si spera utili, per imparare a usare il modo verbale in tutti i contesti, o almeno in quelli piĂą importanti, con i soliti e importanti esempi.
In questa guida vi proporremo dei consigli, si spera utili, per imparare a usare il modo verbale in tutti i contesti, o almeno in quelli piĂą importanti, con i soliti e importanti esempi.
Uso del congiuntivo nel periodo ipotetico
Cerchiamo di partire dalle considerazioni basilari: quando scriviamo, il congiuntivo va usato senz'altro nel periodo ipotetico, precisamente nella proposizione che esprime la condizione per la quale si verifica o non si verifica ciò che è espresso nella principale (quella aperta generalmente dal "se", ma non solo, e che definiamo "protasi"). Vediamo qualche esempio:
- Se sei sicuro, fallo senza problemi
- Se fossi stato tu, ti avrei cancellato dalla mia vita
Sono due brevi periodi ipotetici, in cui la protasi è costituita dalla frase introdotta da "se" congiunzione subordinante e l'apodosi, invece, dalla reggente. Come vedete, la subordinata è caratterizzata dall'uso del congiuntivo nel secondo caso e dall'indicativo nel primo; la differenza è presto spiegata: in quest'ultima circostanza, non c'è il clima di incertezza che contraddistingue l'uso del congiuntivo; il secondo periodo, invece, è evidente che siamo dinanzi a una probabilità : qualora fosse stato lui, infatti, chi parla lo avrebbe cancellato dalla sua vita.
Ragionate sempre, perciò, nei termini di probabilità (congiuntivo) / certezza (indicativo) e, rispetto al caso in questione, fate attenzione all'uso del congiuntivo nel periodo ipotetico, perché sbagliare (e confondersi con il condizionale) è un errore molto (e giustamente) sanzionato: in altri termini, un periodo come *se saresti stato tu, ti avrei cancellato dalla mia vita è sbagliato e va evitato come le "e" verbo senz'accento.
Ragionate sempre, perciò, nei termini di probabilità (congiuntivo) / certezza (indicativo) e, rispetto al caso in questione, fate attenzione all'uso del congiuntivo nel periodo ipotetico, perché sbagliare (e confondersi con il condizionale) è un errore molto (e giustamente) sanzionato: in altri termini, un periodo come *se saresti stato tu, ti avrei cancellato dalla mia vita è sbagliato e va evitato come le "e" verbo senz'accento.
I verbi che reggono il congiuntivo
L'uso del congiuntivo dipende generalmente anche al tipo di verbo usato nella principale: un esempio è dato senz'altro dai verbi putativi, cioè che esprimono un pensiero o una opinione ("credere", "ritenere", "pensare" etc); vediamo sempre qualche periodo:
- Penso che tu sia stato molto ineducato
- Non credi che debba andare un altro po' al doposcuola?
- Ritiene che non voglia fare del suo meglio
Come vedete, in tutti e tre i casi abbiamo usato il congiuntivo nella subordinata completiva (per l'esattezza, sono tutte oggettive).
Ma i verbi che vogliono il congiuntivo sono molti altri e vi assicuriamo che sarebbe inutile fornire un elenco assortito; l'importante è seguire, infatti, un criterio molto semplice: il congiuntivo è il modo della soggettività (i verbi putativi ne sono un esempio, ma non esauriscono la casistica: pensiamo ai verbi che esprimono desiderio oppure a quelli legati a sentimenti personali, come "temere"); l'indicativo, invece, è quello dell'oggettività : "dire", "confermare", "dichiarare" e così via. Cercate di attribuire una dimensione ai verbi usati nella principale e in base a questa usate indicativo o congiuntivo.
Congiunzioni che necessitano del congiuntivo
Altra dritta per il corretto uso del congiuntivo è quella di stare attenti alle congiunzioni o locuzioni utilizzate per introdurre la proposizione subordinata; vediamo alcune di quelle che necessitano del congiuntivo:
- Congiunzioni e locuzioni condizionali: "a condizione che", "nel caso in cui", "purché", "qualora", "sempreché" etc;
- Congiunzioni finali: "affinché", "perché" etc;
- Congiunzioni concessive: "benché", "nonostante (che)", "sebbene", "seppure" etc;
- Congiunzioni e locuzioni modali: "come se", "quasi che" etc;
- Congiunzioni e locuzioni eccettuative, esclusive, limitative: "fuorché", "salvo che", "senza che" etc;
- Congiunzioni e locuzioni temporali: "prima che" etc.
Esempi di uso del congiuntivo
Concludiamo con dieci esempi che dovrebbero rendervi ancora più chiaro l'uso di questo modo verbale (che, ricordiamolo per completezza, è suddiviso in quattro tempi: presente, passato, imperfetto, trapassato):
- Se fossi andato a scuola, avresti imparato molte cose
- Non avrei mai detto quelle cose, se Mario non mi avesse risposto così
- Desidero che tu faccia qualche mea culpa in piĂą
- Spero che vada tutto bene
- Non credo che tu sia stato opportuno
- Ti aiuterò, a condizione che tu sia presente a quell'ora
- Perché tu possa farcela, dovresti dire meno stupidaggini e lavorare di più
- Sebbene si sia comportato diligentemente, non ha avuto alcun premio
- Senza che li riprendessi, sono stati tutti in silenzio
- Prima che facessi il mio, lui aveva giĂ fatto il suo dovere