Come si fa una relazione? Ecco una guida con esempi e consigli per non sbagliare
Se siete alle prese con una relazione e non sapete come si fa, vi converrà prendere in considerazione i nostri consigli: fare una relazione, infatti, non significa svolgere un saggio breve, perché più che di un testo argomentativo parliamo di un testo informativo-argomentativo, e l'obiettivo principale è proprio quello di informare chi legge su un'esperienza, un'indagine, una ricerca e non solo; il destinatario, insomma, deve trovarsi dinanzi a un resoconto ordinato, chiaro e preciso: tre parole chiave che dovete fissare bene, perché sono già alla base di qualsiasi lavoro... figurarsi di questo!
Primi passi: schematizzare
Il primo consiglio da seguire è quello di schematizzare l'argomento che dovrete trattare: mettiamo il caso che dobbiate parlare attentamente di un esperimento di fisica - che poi è la materia più indicata, essendo scientifica, per questo tipo di lavoro -, il primo passo da compiere è fare una scaletta con i punti più importanti dell'argomento, quindi: di cosa si parla? cosa è stato fatto esattamente? con quali strumenti? a quali conclusioni siete arrivati? Sono quattro domande a cui dovete rispondere in modo preciso, usando la terminologia giusta e senza essere imprecisi: relazione vuol dire anche precisione.
Secondo step: introdurre il lavoro e spiegare il metodo
Ma questo era solo l'inizio per scrivere una buona relazione: una volta raccolte le informazioni più importanti - non dimenticate niente, perché questo non è un riassunto, ma il racconto preciso di un lavoro di ricerca -, presentate l'argomento in poche righe per poi soffermarvi sul metodo scelto; presentare l'argomento è semplice, perché vi basta ripetere il motivo per il quale vi siete riuniti con i compagni (o avete lavorato in gruppo) e accennare brevemente lo scopo del vostro lavoro; per quanto riguarda il metodo, descriverlo è meno semplice dell'introduzione ma neanche troppo complicato: prima elencate o nominate in maniera schematica ciò che avete usato, poi descrivete accuratamente cosa avete fatto e, soprattutto, perché avete proceduto in questo modo; è importante, infatti, che chi legge la relazione capisca tutto perfettamente.
Il metodo seguito deve essere accompagnato anche dalla descrizione dei ruoli svolti dai singoli componenti del gruppo, qualora il lavoro di ricerca fosse stato svolto in compagnia di qualcuno; altrimenti, vi basterà semplicemente parlare degli strumenti e del modo in cui vi siete comportarti per raggiungere il vostro obiettivo, senza dilungarvi su particolari che possono appesantire il discorso (e per i quali vi consigliamo di usare le note a piè pagina, la cui funzione è proprio quella di rendere scorrevole la lettura).
Fasi e tempo di lavoro, attenzione ai dettagli
Ricordate, in ogni caso, di fare riferimento anche alle fasi e al tempo di lavoro, ovviamente a seconda dell'argomento: se state facendo la relazione di una conferenza, potreste scrivere l'ora di inizio di un nuovo intervento; se state facendo un esperimento di laboratorio, quanto tempo avete aspettato prima di arrivare al composto di cui avevate bisogno; insomma, servono i dettagli, ma vanno scelti sempre con parsimonia.Considerazioni sul lavoro: la conclusione di una relazione
Terminerete la vostra relazione con delle considerazioni sul lavoro svolto: avete raggiunto il vostro obiettivo? siete riusciti a dimostrare quanto avete asserito agli inizi? Se è così, scrivetelo e siate precisi: cosa avete dimostrato e in quale momento della ricerca è emerso? Fare una relazione bene presuppone lo stesso approccio che si ha con le tesi di laurea (anche se in quest'ultimo caso il lavoro è forse un po' più personale, perché non è solo un resoconto di quanto avete fatto): partite da una presentazione, spiegate il metodo e concludete rapportandovi sempre agli inizi del lavoro.
Come si fa una relazione? Una sintesi da memorizzare
Vediamo ora una sintesi dell'approccio che dovrete avere per fare una buona relazione, ricordandovi che il linguaggio da voi usato dovrà essere chiaro e preciso, e che il vostro approccio alla descrizione dovrà essere oggettivo:
1. Schematizzare ciò che avete fatto, individuando i momenti e gli argomenti principali del lavoro;
2. Introdurre il lavoro, con riferimento allo scopo;
3. Descrivere il metodo e il motivo per il quale vi comportate così, indicando pure gli strumenti utilizzati;
4. Descrivere cosa avete fatto, spiegare chi ha fatto cosa (se avete lavorato in gruppo), con riferimenti temporali, laddove fossero necessari e utili per chi legge;
5. Concludere spiegando se avete raggiunto il vostro scopo, quindi tenendo ben presente l'introduzione.
Seguendo questi cinque passi, potrete insegnare a tutti come si fa una relazione.