Cos'è il dativo etico in latino? E come si traduce? Ecco una semplice guida con esempi, per non sbagliare mai
Oggi vi parlerò del dativo etico in latino e di come si traduce. Il dativo etico (o affettivo) indica la partecipazione affettiva di chi parla o scrive a quanto viene enunciato dal predicato (lo si trova anche in italiano e non solo). Si trova con i pronomi personali MIHI, TIBI, NOBIS, VOBIS ed è frequente nel linguaggio parlato. Assai spesso per noi risulta pleonastico; vediamone degli esempi:
- Quid tu mihi tristis es? (Pl.) Perché mi sei triste?
- Hic tibi in rostra Cato advolat. (Cic.) Eccoti che Catone balza sulla tribuna.
La denominazione dativo etico deriva dalla grammatica latina, dove il pronome personale al dativo poteva essere usato per
indicare la persona emotivamente o moralmente coinvolta nell’azione:
così, per es., nelle frasi di Cicerone:
- Quid mihi Tulliola agit?
Che cosa mi combina la piccola Tullia?
- Tu mihi istius audaciam defendis?
E tu mi vieni a difendere la sfrontatezza di costui?
- Forsitan mihi istos tuos amores defendere audes?
Forse osi difendere proprio davanti a me il tuo amore?
Come potete vedere il dativo etico in latino non è nulla di così spaventoso: tradurlo è davvero molto semplice.