Ecco le frasi famose sulla Festa della Liberazione e i pensieri celebri, aforismi e citazioni, che abbiamo scelto: condivideteli su Facebook e sui principali social network, leggeteli agli amici, rifletteteci, pensateci, fate in modo che queste parole rivivano nel cuore del numero maggiore di persone. Viva l'Italia! Viva la libertà!
Le seguenti frasi famose sulla Festa della Liberazione sono dei pensieri celebri che vi permetteranno di riflettere sull'importanza della Resistenza dei Partigiani italiani e sul pericolo che i nuovi movimenti fascisti rappresentano per l'Italia e l'Europa intera. Purtroppo ci sarà sempre il nostalgico che vi farà notare che Benito Mussolini e Adolf Hitler hanno fatto anche cose buone, ma parliamoci chiaro: fermo restando che gran parte delle notizie che circolano su questi due dittatori sono delle bufale, e che quindi queste cose buone sono state poche o pochissime, può essere davvero giustificato un dittatore? Possiamo pensare alle "cose buone" che Mussolini ha fatto dimenticando l'alleanza con Hitler, l'estensione delle leggi razziali in Italia, l'entrata in guerra e tutto il resto che la storia ci ha insegnato? Ovviamente no.
Non esistono cose buone dinanzi a questa barbarie e non esiste alcuna giustificazione per nessun tipo di dittatura: Sandro Pertini diceva - come leggerete tra i pensieri che abbiamo raccolto - di preferire la peggiore delle democrazie alla migliore delle dittature. Ed è proprio così. Noi non non abbiamo vissuto sotto dittatura - come invece sta succedendo ai venezuelani con Nicolás Maduro - e forse tutti quelli che invocano un nuovo regime non resisterebbero neanche un secondo se tale ipotesi si dovesse malauguratamente avverare.
I pensieri che leggerete hanno il chiaro intento di ricordare l'importanza della Resistenza nella storia d'Italia e di un giorno che ha sancito la fine definitiva di un terribile ventennio italiano: quello del fascismo, delle camicie nere, della soppressione di qualsiasi libertà individuale e pubblica dovuti alla conquista del potere da parte di Benito Mussolini dopo la marcia su Roma del 28 ottobre 1922.
Non esistono cose buone dinanzi a questa barbarie e non esiste alcuna giustificazione per nessun tipo di dittatura: Sandro Pertini diceva - come leggerete tra i pensieri che abbiamo raccolto - di preferire la peggiore delle democrazie alla migliore delle dittature. Ed è proprio così. Noi non non abbiamo vissuto sotto dittatura - come invece sta succedendo ai venezuelani con Nicolás Maduro - e forse tutti quelli che invocano un nuovo regime non resisterebbero neanche un secondo se tale ipotesi si dovesse malauguratamente avverare.
I pensieri che leggerete hanno il chiaro intento di ricordare l'importanza della Resistenza nella storia d'Italia e di un giorno che ha sancito la fine definitiva di un terribile ventennio italiano: quello del fascismo, delle camicie nere, della soppressione di qualsiasi libertà individuale e pubblica dovuti alla conquista del potere da parte di Benito Mussolini dopo la marcia su Roma del 28 ottobre 1922.
Aforismi e citazioni, pensieri celebri e frasi di vario tipo, tutti riconducibili però ad autori noti, vi permetteranno di ricordare non solo il 25 aprile come Festa della Liberazione ma anche i decenni fascisti ad esso precedenti, per condannarli e riviverli, seppur a vostro modo e comunque soltanto in minima parte, visto che nessuno potrà mai farci provare quello che hanno provato le vittime del fascismo, prima e durante l'alleanza con Aldolf Hitler.
Non è inopportuno ricordare che il 25 aprile 1945 vennero liberate Milano e Torino e che questo giorno è la data che segna il tramonto, fino al suo completo annientamento, dell'occupazione nazista nella nostra penisola e del ventennio fascista. Erano le 8 del mattino quando il Comitato di Liberazione Nazionale dell'Alta Italia diede il via alle rivolte, con la conseguente conquista dei poteri da parte della CLNAI e l'uccisione dei gerarchi tedeschi: Benito Mussolini non venne risparmiato e fu giustiziato il 28 aprile a Giulino, in provincia di Como.
Nel 1946 fu poi indetto il referendum che permise al popolo di votare per la Repubblica o per la Monarchia: gli italiani scelsero la prima, il cui funzionamento oggi è regolato da una Costituzione, di chiaro stampo antifascista. Questa Costituzione è un dono del Cielo perché impedisce a chiunque di ricostituire il dissolto partito fascista e, a meno che non dovesse esserci un colpo di stato, sarà sempre in grado di fermare qualsiasi tentativo di questo tipo: non per niente è stata scritta dai nostri Padri Costituenti, persone coraggiose che hanno messo seriamente a rischio la propria vita per riportare in Italia libertà e pace.
Ma vediamo subito le frasi famose sulla Festa della liberazione che abbiamo cercato per questo giorno così speciale:
Ma vediamo subito le frasi famose sulla Festa della liberazione che abbiamo cercato per questo giorno così speciale:
Frasi contro il fascismo, il nazismo e le dittature in generale
Il 25 aprile potreste voler scrivere qualcosa contro il fascismo e le dittature in generale; ecco perché questi pensieri di partigiani e in genere di coloro che hanno vissuto uno dei periodi più bui della storia dell'umanità intera potrebbero tornarvi utili:- Frasi sarcastiche contro il fascismo per ridicolizzare i fascisti,
- Frasi negative sul fascismo e frasi famose contro la dittatura fascista;
- Frasi contro il nazismo e la dittatura di Adolf Hitler in Germania;
- Frasi contro le dittature in generale.
Frasi sulla Resistenza dei Partigiani e sul 25 aprile
I Partigiani sono stati i protagonisti indiscussi della Resistenza ed è per questo che in un giorno così importante il pensiero non può che andare a loro, anche attraverso queste frasi:- Frasi di Sandro Pertini contro il fascismo;
- Frasi famose sulla Liberazione dell'Italia dalla dittatura nazifascista;
- Frasi sulla Resistenza Partigiana e sull'antifascismo.
Frasi e poesie da condividere per la Festa della Liberazione
Le frasi per il 25 aprile che troverete qui di seguito possono essere inviate alla vostra rubrica di contatti o scritte su Facebook e sui principali social network: riflettere su ciò che è successo il 25 aprile non è mai abbastanza per ricordare le barbarie di tedeschi e fascisti che avevano il loro "piede straniero sul cuore", come racconta Salvatore Quasimodo nella sua poesia Alle fronde dei salici; non è un giorno qualunque, quindi, ma il giorno, quello in cui gli italiani sono ritornati ad essere un popolo senza catene. Ma vediamo le frasi:
"Desistenza". Di questa malattia profonda di cui tutti siamo stati infetti, il fascismo non è stato che un sintomo acuto: e la Resistenza è stata la crisi benefica che ci ha guariti, col ferro e col fuoco, da questo universale deperimento dello spirito (Piero Calamandrei, su Il Ponte, 1946).
"Desistenza". Di questa malattia profonda di cui tutti siamo stati infetti, il fascismo non è stato che un sintomo acuto: e la Resistenza è stata la crisi benefica che ci ha guariti, col ferro e col fuoco, da questo universale deperimento dello spirito (Piero Calamandrei, su Il Ponte, 1946).
25 aprile. Una data che è parte essenziale della nostra storia: è anche per questo che oggi possiamo sentirci liberi. Una certa Resistenza non è mai finita (Enzo Biagi).
Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l’occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e a Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire (Sandro Pertini).
Combattevamo Mussolini come corruttore, prima che come come tiranno; il fascismo come tutela paterna prima che come dittatura; non insistevamo sui lamenti per mancanza della libertà e per la violenza, ma rivolgemmo la nostra polemica contro gli italiani che non resistevano, che si lasciavano addomesticare (Piero Gobetti).
E come potevano noi cantare / Con il piede straniero sopra il cuore / fra i morti abbandonati nelle piazze / sull'erba dura di ghiaccio, al lamento / d’agnello dei fanciulli, all'urlo nero / della madre che andava incontro al figlio / crocifisso sul palo del telegrafo? / Alle fronde dei salici, per voto / anche le nostre cetre erano appese / oscillavano lievi al triste vento (Salvatore Quasimodo, Alle fronde dei salici).
Era giunta l’ora di resistere; era giunta l’ora di essere uomini: di morire da uomini per vivere da uomini (Piero Calamandrei).
Fuori, nei pascoli montani, fra rupi e bucaneve, veglia paterna l'indomita famiglia partigiana (Carlo Perasso).
La libertà è come l'aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare (Piero Calamandrei).
La Resistenza e il Movimento Studentesco sono le due uniche esperienze democratico-rivoluzionarie del popolo italiano. Intorno c’è silenzio e deserto: il qualunquismo, la degenerazione statalistica, le orrende tradizioni sabaude, borboniche, papaline (Pier Paolo Pasolini).
Ma venne in novembre lo sbarco alleato in Nord Africa, venne in dicembre la resistenza e poi la vittoria russa a Stalingrado, e capimmo che la guerra si era fatta vicina e la storia aveva ripreso il suo cammino. Nel giro di poche settimane ognuno di noi maturò, più che in tutti i vent'anni precedenti. Uscirono dall'ombra uomini che il fascismo non aveva piegati, avvocati, professori ed operai, e riconoscemmo in loro i nostri maestri, quelli di cui avevamo inutilmente cercato fino allora la dottrina nella Bibbia, nella chimica, in montagna. Il fascismo li aveva ridotti al silenzio per vent'anni (Primo Levi, Il sistema periodico).
Non festa della libertà, come un’illusione comoda. Ma festa della liberazione, come dono ricevuto ieri e da costruire ogni giorno #25aprile (Don Dino Pirri).
Per ogni Giovanna d’Arco c’è un Hitler appollaiato dall’altra estremità dell’altalena. La vecchia storia del bene e del male (Charles Bukowski).
Qui vivono per sempre / gli occhi che furono chiusi alla luce / perché tutti li avessero aperti / per sempre alla luce (Giuseppe Ungaretti, Per i morti della Resistenza).
Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario (Primo Levi, Se questo è un uomo - Appendice edizione scolastica 1976).
Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione (Piero Calamandrei).
Sul 25 aprile si sono scritti trattati, pensieri, frasi, poesie, ciò che rimane è la conquista dell’uomo della sua libertà spinto, più che mai a ribellarsi a ideali in cui non credeva, ad una soppressione anacronistica. Dovremmo tutti imparare dalla storia, per trovare la forza di dire 'no' e lottare per la libertà (Stephen Littleword).
Tu non sai le colline / dove si è sparso il sangue. / Tutti quanti fuggimmo / tutti quanti gettammo / l'arma e il nome (Cesare Pavese, Tu non sai le colline).
Un popolo ha la libertà per cui è disposto a lottare (Stephen Littleword).
Come vedete, queste frasi famose sulla Festa della Liberazione sono pensieri celebri affini tra loro: con alcuni si ricorda il 25 aprile, con altri si fa riferimento alla Costituzione italiana, con altri ancora alla libertà e alla Resistenza. Scegliete l'aforisma e la citazione che più vi hanno colpito e siate pronti a condividerlo con tutti! Ma ricordate: la Resistenza si fa ogni giorno, e non solo a parole per avere qualche like in più. Buon 25 aprile!
La foto è tratta da Pixabay.com