Come si scrive? "Stasera" o "sta sera"? La forma "stassera" è davvero sbagliata? Ecco una semplice guida che fa senz'altro al caso vostro
Oggi siamo qui a rispondere a più di una domanda che riguarda "stasera": si può scrivere anche "sta sera"? E la grafia "stassera" è corretta? Non si tratta di quesiti difficili per una persona che ha compiuto un regolare corso di studi, anche solo sufficientemente, ma qualche dubbio è leggittimo, visto che, in quanto a forme univerbate o meno, i dubbi sono sempre tanti. Partiamo da lontano, ma procediamo velocemente, per arrivare alla risposta.
"Stasera" è deriva da "questa sera": il fenomeno che ha coinvolto l'aggettivo dimostrativo "questo" si chiama "aferesi" e consiste nella caduta di un segmento fonico all'inizio della parola (in questo caso la sillaba que-); lo stesso discorso vale, ovviamente, per "stamattina", "stanotte" e tutte le forme riconducibili a quella che qui stiamo trattando.
Aferesi e univerbazione
Il fenomeno è senz'altro popolare e ha una coloritura regionale - in effetti, è presente anche nei generi poetici di questo tipo fino all'Ottocento, ma con massima frequenza fra il Tre e il Cinquecento (L. Serianni, La lingua poetica italiana. Grammatica e testi) -; ovviamente non andrà considerato popolare in questo caso: oggi tutti diciamo "stasera" e non per questo qualcuno potrebbe sconsigliarci di usarlo; se dicessimo 'sta mano, però, durante un'interrogazione o in contesti molto controllati, la situazione cambierebbe: ci sono forme aferetiche entrate in tutti i contesti e forme che, invece, vanno usate soltanto in alcune circostanze (chiacchierando con gli amici, per esempio).
Detto questo, la domanda è "si scrive stasera o sta sera?": la risposta corretta è la prima, visto che, oltre all'aferesi, fra queste due parole si è verificata anche univerbazione, vale a dire incontro fra due parole che, a livello grafico, elimina qualsiasi spazio (scriverete, quindi "stasera" e non *sta sera).
Il raddoppiamento fonosintattico di *stassera
Per quanto riguarda la forma "stassera", è ovviamente sbagliata, anche se ogni sbaglio va sempre motivato e non condannato arbitrariamente: la forma "sta", prima di univerbarsi a "sera", ne ha causato il raddoppiamento fonosintattico, che abbiamo spiegato dettagliatamente in un precedente approfondimento; ecco perché si possono trovare ancora forme scritte con la doppia "s": errore senz'altro, perché oggi, così scritta, la parola è caduta in disuso e noi non possiamo certo scrivere come si scriveva anni e anni e anni fa.