Con questa guida a come si scrive una tesi di laurea senza sbagliare vogliamo fornirvi i consigli principali per fare un lavoro che possa consentirvi di raggiungere il massimo del punteggio. Parleremo di introduzione, fonti, conclusione e di molto altro ancora. Buon lavoro!
Non è semplice spiegarvi come si scrive una tesi di laurea brevemente, poiché siamo convinti che, pur essendo importante la sintesi, in alcuni casi è bene soffermarsi su certi concetti e ripeterli anche dilungandosi con esempi e consigli; proprio per questo motivo, vi spiegheremo dettagliatamente, quindi senza lasciare nulla al caso, come si fa una tesi, triennale o magistrale: non importa di che tipo essa sia. Abbiamo già avuto tutti esperienze con la stesura di una tesi, e siamo stati seguiti da professori universitari di indiscutibile prestigio: lo diciamo non per mettere in mostra meriti o chissà cosa, ma per sottolineare che quanto stiamo per scrivere non dipende certo da modi di vedere o pensare che nulla hanno a che fare con l'università .
Come si fa una tesi di laurea è sicuramente uno dei principali problemi che un laureando si deve porre se non ha mai svolto un lavoro del genere, poiché quest'ultimo rappresenta - come vi avranno detto senz'altro - il vostro primo vero lavoro scientifico: con la vostra tesi di laurea, infatti, contribuite allo studio di un problema e, se fatta bene, permettete a chi verrà dopo di voi di avere materiale valido e dunque utile con il quale approfondire l'argomento preso in esame.
Siate ben ancorati alla realtà , ma sognate in grande: se state scrivendo una tesi sperimentale, questa tesi potrebbe trasformarsi, con le dovute correzioni e gli ovvi approfondimenti, anche in qualcosa di più (magari in un articolo o in un libro), e questo potrebbe aiutarvi in parecchie occasioni (avere una pubblicazione, infatti, vi consente di ottenere punti per i concorsi di dottorato e anche in quelli per l'insegnamento), oltre a dare molta soddisfazione.
Ma veniamo subito al dunque; i nostri consigli su come scrivere una tesi di laurea non possono che partire dalle basi: vogliamo segnalarvi, infatti, il nostro approfondimento sugli errori grammaticali e ortografici da evitare, oltre a delle indicazioni utili - speriamo, almeno - su come usare bene la punteggiatura; è vero: a molti professori interessa poco l'uso di virgole e punti e virgola, ma potreste trovare anche l'insegnante esigente (com'è giusto che sia) e quindi è meglio arrivare preparati (e poi, diciamocelo, saper scrivere una tesi di laurea significa anche avere una competenza testuale che vada oltre la correttezza ortografica e morfo-sintattica).
Come si fa una tesi di laurea è sicuramente uno dei principali problemi che un laureando si deve porre se non ha mai svolto un lavoro del genere, poiché quest'ultimo rappresenta - come vi avranno detto senz'altro - il vostro primo vero lavoro scientifico: con la vostra tesi di laurea, infatti, contribuite allo studio di un problema e, se fatta bene, permettete a chi verrà dopo di voi di avere materiale valido e dunque utile con il quale approfondire l'argomento preso in esame.
Siate ben ancorati alla realtà , ma sognate in grande: se state scrivendo una tesi sperimentale, questa tesi potrebbe trasformarsi, con le dovute correzioni e gli ovvi approfondimenti, anche in qualcosa di più (magari in un articolo o in un libro), e questo potrebbe aiutarvi in parecchie occasioni (avere una pubblicazione, infatti, vi consente di ottenere punti per i concorsi di dottorato e anche in quelli per l'insegnamento), oltre a dare molta soddisfazione.
Ma veniamo subito al dunque; i nostri consigli su come scrivere una tesi di laurea non possono che partire dalle basi: vogliamo segnalarvi, infatti, il nostro approfondimento sugli errori grammaticali e ortografici da evitare, oltre a delle indicazioni utili - speriamo, almeno - su come usare bene la punteggiatura; è vero: a molti professori interessa poco l'uso di virgole e punti e virgola, ma potreste trovare anche l'insegnante esigente (com'è giusto che sia) e quindi è meglio arrivare preparati (e poi, diciamocelo, saper scrivere una tesi di laurea significa anche avere una competenza testuale che vada oltre la correttezza ortografica e morfo-sintattica).
In questo approfondimento su come si fa una tesi di laurea vi guideremo passo passo al progetto, dall'introduzione, di cui vi parleremo subito, alla scelta delle fonti, senza mancare alcun passaggio.
Vi abbiamo già spiegato perché come scrivere l'introduzione di una tesi di laurea; qui, però, vogliamo sintetizzarvi il nostro intervento per darvi un quadro generale di quello che dovrà essere il vostro lavoro: dovrete essere furbi mettendo in evidenza i punti di forza del vostro progetto, e cioè ciò che la vostra tesi di laurea, triennale o magistrale, ha aggiunto agli studi sull'argomento che avete scelto.
Facciamo un esempio: se il vostro lavoro riguarda gli effetti che i social network hanno sull'attività aziendale, un punto di forza del vostro lavoro potrebbe essere un'intervista a qualche social media manager o a qualche pezzo forte di un'impresa (certo, nessuno vi svelerà mai i risultati economici nel dettaglio, ma siamo sicuri che scambiare quattro chiacchiere apporterà un valore aggiunto alla tesi, e, soprattutto, vi permetterà di guardare l'argomento da altre angolature).
L'introduzione della tesi: corretta e interessante
Scrivere una buona tesi di laurea significa presentarla in maniera non solo dignitosa (ben impaginata, con rientri di pagina di un certo tipo e formattazione giusta: sarà il professore, comunque, a comunicarvi tutti i dettagli) ma anche interessante: chi legge la vostra tesi partirà senz'altro dall'introduzione, ed è a questa, infatti, che dovrete fare molta attenzione; come quando un libro si fa apprezzare dalla quarta di copertina, anche la tesi dovrà fare una buona impressione sin dalle prime battute: per scrivere l'introduzione, dovrete essere sintetici ma chiari, oltre che furbi.Vi abbiamo già spiegato perché come scrivere l'introduzione di una tesi di laurea; qui, però, vogliamo sintetizzarvi il nostro intervento per darvi un quadro generale di quello che dovrà essere il vostro lavoro: dovrete essere furbi mettendo in evidenza i punti di forza del vostro progetto, e cioè ciò che la vostra tesi di laurea, triennale o magistrale, ha aggiunto agli studi sull'argomento che avete scelto.
Facciamo un esempio: se il vostro lavoro riguarda gli effetti che i social network hanno sull'attività aziendale, un punto di forza del vostro lavoro potrebbe essere un'intervista a qualche social media manager o a qualche pezzo forte di un'impresa (certo, nessuno vi svelerà mai i risultati economici nel dettaglio, ma siamo sicuri che scambiare quattro chiacchiere apporterà un valore aggiunto alla tesi, e, soprattutto, vi permetterà di guardare l'argomento da altre angolature).
Le fonti della tesi di laurea: come sceglierle e perché
Una tesi di laurea si fa con una buona idea e con delle ottime fonti, sia che stiate facendo una tesi compilativa sia che stiate scrivendo una tesi sperimentale: c'è sempre qualcuno che ha già detto qualcosa sull'argomento, anche se è nuovissimo, e leggere quanto ha scritto questo qualcuno, o su Internet per i progetti più moderni, o su riviste, saggi, libri e così via, vi potrebbe dare maggiori spunti e prospettive per portare avanti il vostro discorso in maniera corretta ed esaustiva, nella sicurezza che non avrete mancato di aggiornarvi su concetti e studi essenziali. In genere, il relatore vi conduce nella scelta delle fonti, ma non sempre i fatti stanno così, ed è per questo che dovrete armarvi di tanta pazienza e ritagliare un bel po' di tempo nella vostra giornata.
Qui trovate tutti i nostri consigli su come scegliere le fonti di una tesi di laurea, mentre qui di seguito vi riportiamo soltanto una sintesi estrema:
- Cercare le fonti nella fonte principale, e dunque individuare i libri utili al vostro discorso nel testo suggeritovi dal vostro relatore;
- Consultare Google Books e gli strumenti messi a disposizione dal Web, prima di andare in biblioteca;
- Scegliere fonti attinenti e varie: anche una fonte che potrebbe non sembrarvi utile potrebbe rivelarsi più utile di quelle scelte all'inizio;
- Citare le fonti che scegliete, anche in modo strategico, per dimostrare che avete davvero fatto un buon lavoro di ricerca.
Le citazioni e la bibliografia di una tesi di laurea: come fare
Abbiamo visto come si cercano le fonti e quali fonti dovrete usare: adesso vediamo come si citano le fonti in una tesi di laurea, e dunque come si fa una bibliografia. Gli approfondimenti li trovate qui:
- In questa sezione vi diamo dei consigli utili sulle note a piè di pagina;
- In quest'altra, invece, vi spieghiamo come si fa una bibliografia e come si fanno le citazioni in tutti i casi che vi si presenteranno davanti.
Qui vi daremo solo le indicazioni generali, perché l'obiettivo di questa guida a come si scrive una tesi di laurea è quello di darvi dei consigli che possano fungere da orientamento per la realizzazione di un compito che magari vi è del tutto estraneo. Vediamo subito i consigli generici sulle note a piè di pagina:
- Inseritele solo se servono davvero e non abbiate paura di farlo: meglio una nota in più che un testo principale lungo e complesso; l'obiettivo finale, infatti, sono chiarezza e leggibilità ;
- Le citazioni di libri, capitoli di libri o articoli di riviste vanno scritte correttamente, con indicazione delle pagine consultate;
- Usate correttamente le abbreviazioni latine ibidem e idem.
Queste, invece, le corrette indicazioni per la bibliografia della tesi di laurea:
- Inserite solo i libri che avete citato nel corso della vostra tesi: i libri non citati nelle note non vanno inseriti, a meno che non si tratti di vocabolari (un vocabolario va sempre citato);
- Ordinate tutto con criterio alfabetico;
- Anche in questo caso usate bene le abbreviazioni latine e non, là dove fosse possibile.
I nostri consigli su come si scrive una tesi di laurea per il momento terminano qui: ovviamente, se avete domande più precise, chiedete nella sezione Commenti oppure contattateci attraverso la nostra pagina Facebook!
Post in continuo aggiornamento
La foto è tratta da Pixabay.com
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