Ecco il nostro tema svolto sull'alimentazione sostenibile e sull'impatto ambientale dell'agricoltura: un'argomentazione da proporre sia alla prima prova della maturità sia in un compito in classe o da fare a casa
Oggi vi proponiamo un tema svolto sull'alimentazione sostenibile in vista dell'esame di stato o di un qualsiasi compito in classe, poiché l'Expo 2015 è uno degli eventi più importanti di quest'anno ed è giusto che vi prepariate a dovere: vi ricordiamo, a tal proposito, che abbiamo già scritto dell'Expo 2015 in questa raccolta di tracce che vi tornerà senz'altro utile (oltre a queste, però, ricordatevi che i temi per la maturità potrebbero essere molti di più: qui troverete tutti i nostri temi già svolti).
Un tema svolto sull'alimentazione sostenibile non è un tema facile da affrontare, poiché gli stessi studi sull'argomento sono relativamente recenti: ecco perché - come per qualsiasi altra tematica emergente - vi conviene aggiornarvi ed evitare di parlare senza aver letto prima un bel po' di fonti affidabili: questo tema svolto, ovviamente, è frutto di un'indagine accurata, e quindi, sia per la maturità sia per compiti in classe o a casa, potete andar tranquilli. Ma ipotizziamo una possibile traccia sull'alimentazione sostenibile come punto di partenza:
La popolazione mondiale in continuo aumento necessita di maggiori risorse per la vita e la sopravvivenza delle specie che popolano il nostro pianeta: ecco perché l'industrializzazione ha portato allo sfruttamento intensivo di campi e bestiame, con un impatto ambientale di notevoli dimensioni, senz'altro disastroso, a tal punto che l'inquinamento di terreni e non solo oggi sono uno dei problemi principali dell'essere umano e della politica mondiale. L'interesse delle lobby industriali si scontra con il vero interesse del consumatore, molto spesso inconsapevole di ciò che si nasconde dietro e dentro a ciò che mangia, con effetti purtroppo negativi sull'esistenza di ognuno: il candidato discuta l'argomento, ipotizzando possibili soluzioni.
Introduzione del tema sull'alimentazione sostenibile
Premettiamo che la traccia non è facile, perché, anche se non sembra, fare un buon tema significa entrare nel vivo dell'argomento e proporre soluzioni concrete, dunque più tecniche di quanto possiate immaginare. A scuola nessuno vi chiederà cose impossibili: è giusto, però, che diate dimostrazione di sapere qualcosa dell'argomento, e cioè di sapere di cosa state parlando, evitando di cadere nei soliti luoghi comuni (per quanto essi siano veritieri e purtroppo fondati). Veniamo subito all'introduzione del nostro tema svolto sull'alimentazione sostenibile.
L'alimentazione sostenibile è senz'altro uno dei problemi più urgenti che l'essere umano è tenuto a risolvere se vuole assicurare un futuro dignitoso alla propria civiltà: sempre che un futuro possa esistere davvero, qualora governi e consumatori dovessero perdere questa importante sfida a tutela dell'ambiente, del clima e della biodiversità, tutti concetti che sembrano quasi non riguardare l'uomo, ma che, purtroppo e per fortuna allo stesso tempo, ci riguardano da vicino.
I dati parlano chiaro: il 40% della superficie terrestre, se escludiamo Groenlandia e Antartide, è sfruttato intensivamente per la produzione di cibo; il 70% dell'acqua che consumiamo, invece, è usato per l'irrigazione dei suoli: è palese, insomma, che, nel giro di tre decenni, periodo di tempo entro il quale la popolazione arriverà a toccare quasi i dieci miliardi, un tale stato di cose peggiorerà notevolmente, se non dovesse esser messa in atto alcuna inversione di tendenza. Si tratta di un allarme che ormai lanciano tutti, il WWF per esempio, ma non solo.
Sembra un azzardo dirlo, ma non lo è affatto: l'agricoltura intensiva, dovuta proprio al boom economico e alla richiesta sempre più elevata di cibo da parte di una popolazione in continuo aumento, è la causa principale dell'inquinamento; basti pensare, infatti, che un terzo delle emissioni dovute alle attività umane dipende proprio dallo sfruttamento intensivo dei terreni: con la sola zootecnia, per esempio, si arriva al 18% del totale delle emissioni, e tutto sembra non avere una via d'uscita, visto che il nutrimento, l'allevamento e la macellazione di animali è basato su uso di pesticidi, fertilizzanti e sostanze chimiche. Ecco perché è indispensabile diminuire pure l'assunzione di carne, dovuta a una nuova e più pericolosa industrializzazione, che ha portato anche Paesi come la Cina ad aggiungere al riso e al pesce la carne come pasto non secondario.
Lo svolgimento del tema sull'alimentazione sostenibile
In questa introduzione del nostro tema svolto sull'alimentazione sostenibile e sull'impatto ambientale dell'agricoltura abbiamo fatto il quadro della situazione, soffermandoci sul punto principale del tema: da cosa deriva la necessità di alimentarsi con cibi sostenibili e perché il problema è tutt'altro che imprescindibile. Veniamo ora allo sviluppo.
Un tale stato di cose pare assolutamente immodificabile, pur essendo ricco di pericolose contraddizioni: la meccanizzazione agricola, l'impiego di prodotti chimici e le monocolture intensive hanno cambiato l'ambiente per aumentare la produzione, ma al tempo stesso questi cambiamenti si sono rivelati un'arma a doppio taglio; se cambia l'ambiente, infatti, l'industria alimentare deve adattarsi e deve trovare necessariamente una soluzione all'alterazione dei cicli climatici tradizionali, all'erosione del suolo, alla salinizzazione, alle infestazioni e così via: è chiaro a tutti, insomma, che solo chi vuol far finta di non sapere crede che non vi siano problemi e che quanto dicono le associazioni e gli esperti del settore non riguardi l'essere umano da vicino.
E questo diventa ancor più chiaro se si considerano altri fattori: l'agricoltura ha risolto la fame nel mondo? Tutta la popolazione mondiale è in grado di cibarsi in egual misura per sopravvivere? Siamo dinanzi a uno dei paradossi più vergognosi della società contemporanea: un miliardo di persone soffre la fame e oltre un miliardo, invece, soffre di obesità o è in sovrappeso, per un totale di oltre due miliardi di persone che non si nutrono bene. Proprio da questo bisogna partire, e cioè dalla necessità di cambiare dieta e alimentazione, per modificare nel profondo le attività agricole, l'allevamento e non solo: tutti i processi produttivi, insomma, vanno rivisti, perché la terra chiama, ci sta chiamando da tanto tempo, e prima o poi bisogna rispondere, finché possiamo.
Quale potrebbe essere la risposta del consumatore per supportare l'alimentazione sostenibile? Esistono delle soluzioni o siamo destinati a scomparire e soccombere dinanzi al malsano progresso cui noi stessi abbiamo dato vita? Ogni problema ha un rimedio, soprattutto se a creare questo problema è stato l'essere umano: tutto parte dai supermercati, per poi arrivare a tavola, dove l'alimentazione insana e dannosa, dunque ad alto impatto ambientale, può trasformarsi in alimentazione sostenibile sotto tutti i punti di vista.
La risposta, insomma, sta nel cibo biologico: cibo che, di gran lunga migliore anche dal punto di vista nutritivo, non è frutto di sfruttamento intensivo del suolo e delle risorse idriche, non comporta alte emissioni di carbonio e azoto e dunque rispetta la biodiversità e gli ecosistemi. E non solo: oltre al cibo biologico, sarebbe auspicabile consumare soltanto cibi locali e tradizionali. La dieta sostenibile, quindi, non è impossibile: secoli fa sarebbe stato impensabile come concetto, perché gli alimenti erano frutto del proprio ecosistema e le tecniche agricole non danneggiavano certamente l'ambiente esterno; oggi, invece, è bene che l'uomo ripensi a sé stesso e alla propria vita sulla terra, con gli occhi puntati verso il futuro, certamente, ma con i piedi ancorati in un solido e rispettoso passato, quasi un'età dell'oro, potremmo dire.
La conclusione del tema sull'alimentazione sostenibile
Arriviamo, adesso, alla nostra conclusione del tema sull'alimentazione sostenibile.
Le lobby industriali e gli interessi economici hanno sempre influenzato la nostra vita, e quasi sempre fatto gravi danni: sta a noi consumatori acquisire consapevolezza del nostro potere, come gli elettori che stanno per mettere la X sulla scheda elettorale, e attuare, nel nostro piccolo, un cambiamento che poi diverrà grande, la base di una civiltà futura che avrà capito il senso profondo della vita su questo meraviglioso pianeta.
Come vedete, questo tema svolto sull'alimentazione sostenibile è frutto di un'indagine accurata e di un'attenta raccolta di dati e percentuali: non si cade nei luoghi comuni, è ben argomentato e sicuramente vi permetterà di fare una bella figura all'esame di stato o in un compito in classe (se non volete copiare, poi, tanto meglio: speriamo vi sia servito per riuscire a fare un compito tutto vostro).
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