Ecco i temi svolti sull'Expo 2015 di Milano per la maturità 2015 e non solo: c'è un tema generico sull'evento, a cui fanno seguito altri tre tremi su argomenti più specifici. In bocca al lupo!
Questa pagina di Linkuaggio vi presenta non solo un tema svolto sull'Expo 2015 di Milano in generale, con cenni a questioni di cui dovreste parlare in una traccia di questo tipo; dopo il tema, infatti, vi proponiamo altre tracce, anche queste svolte da noi, su argomenti specifici dell'evento: parliamo di alimentazione sana, alimentazione e agricoltura sostenibile, e, ovviamente, di fame nel mondo e squilibri Nord-Sud, che sono senz'altro tematiche di cui dovreste avere una profonda conoscenza per poter parlare anche dell'Expo 2015 in generale. Ricordate che, anche se il tema che segue è pensato per la maturità 2015, quelli che vi proponiamo dopo potrebbero servire anche in altre occasioni: è possibile, infatti, che il vostro insegnante d'italiano vi assegni un compito a casa sull'alimentazione o ve lo assegni per un compito in classe. Occhio ad aggiornarvi, insomma. Ma veniamo al dunque, partendo dalla traccia che abbiamo pensato:
I temi specifici sull'Expo 2015: le altre tracce svolte
Il tema svolto sull'Expo 2015 per la prima prova della maturità si è concuso. In questo approfondimento, però, non abbiamo voluto proporvi soltanto un compito scritto con cui confrontarvi per preparare il vostro elaborato in vista dell'esame di stato, ma anche raccogliere tutti i temi svolti legati all'Expo di Milno che abbiamo pubblicato qui sulle pagine di Linkuaggio. Non è sicuro che l'Expo esca all'esame, ma non è neanche improbabile, visto che l'evento è stato organizzato nella nostra Milano e quindi è un tema che ci tocca da vicino e darà lustro all'Italia per molto tempo e anche nel passare degli anni.
L'Expo 2015 di Milano non è solo l'opportunità che l'Italia ha avuto per mettere in mostra la propria bellezza e pubblicizzare il proprio paesaggio e le proprie strutture, ma è anche l'occasione che tutto il mondo ha avuto per discutere di alimentazione sana e sostenibile, oltre che di cultura alimentare. Il candidato, alla luce delle sue conoscenze, discuta la traccia, mettendo in evidenza aspetti positivi e aspetti negativi di come l'evento è stato proposto all'opinione pubblica in rapporto agli argomenti previsti e racchiusi nel motto "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita".
Introduzione del tema sull'Expo 2015
Se vi siete informati sull'Expo, temi e saggi brevi sul suo conto non dovrebbero risultarvi affatto difficili: c'è davvero molto da dire, anche se va detto che tutto può essere affrontato con consapevolezza, solo e soltanto se avete raccolto informazioni prima dell'esame di stato; se non avete fatto così, a meno che non vogliate copiare interamente il tema che segue, cambiate traccia e scegliete una che fa maggiormente al caso vostro. Vediamo subito l'introduzione:
L'Expo 2015 è un'opportunità che il mondo dovrebbe cogliere al volo, soprattutto i Paesi sviluppati e le multinazionali, per iniziare a discutere seriamente di alimentazione, equa distribuzione delle risorse e di problemi la cui soluzione pare sempre più urgente e sui quali non è più possibile soprassedere: una volta finito l'evento, sicuramente tutti torneranno a parlare di altro, della bontà dei panini del Mc Donald's e del retrogusto della Coca Cola; qualcuno si preoccuperà di guardare qualche foto di bimbi dell'Africa che muoiono di fame o di stenti: nessuno, non la maggioranza, almeno, sarà riuscito, purtroppo, a cambiare punti di vista e rapporto col cibo. E il problema principale è proprio questo.
L'Expo 2015 di Milano si è posto come obiettivo quello di parlare di alimentazione corretta e sostenibile, in un pianeta che potrebbe non avere più risorse per tutti e in cui quelle attuali non sono equamente distribuite: il Nord e il Sud del mondo, infatti, vivono in condizioni diametralmente opposte, e non c'è neanche bisogno di fornire dati concreti, visto che, per fare solo un esempio, uno dei classici temi assegnati sin dalla scuola secondaria di primo grado è proprio quello sugli squilibri fra Nord e Sud e sulla fame nel mondo. I numeri, che ci sono e che la FAO aggiorna anno dopo anno sul suo sito e non solo, ci farebbero soltanto vergognare, o meglio: fanno vergognare solo a chi sono rimaste coscienza ed empatia.
Nel Sud milioni di persone muoiono senza cibo e senza acqua, quando gli sprechi del Nord, tra crociere e banchetti, potrebbero bastare a saziare tutti; e se al Sud si muore per scarsa e cattiva alimentazione, al Nord i problemi non mancano comunque: l'obesità è in crescita, il cibo spazzatura continua ad essere consumato come se fosse insalata verde, e lo sport è piuttosto contemplato come cura del corpo che non come via necessaria per il benessere fisico e psichico. Alla luce di tutto questo, l'Italia come reagisce? Facendosi sponsorizzare - ormai sono noti i fatti - dalle grandi multinazionali che con il junk food hanno costruito imperi. Ecco perché una presa di coscienza non potrà mai esserci: perché, per quanto l'Expo 2015 sia bello da vedere, è semplicemente un evento che nasconde dietro all'illusione delle grandi parole e dei grandi progetti l'inefficienza di politica e società ad affrontare un problema davvero serio.
Expo 2015 di Milano: lo sviluppo del tema
L'introduzione del tema sull'Expo 2015 ci ha permesso di trattare vari problemi, più o meno diffusamente: inefficienza dell'evento ai fini della sensibilizzazione pubblica, alimentazione sana e alimentazione sostenibile, squilibrio Nord-Sud e cattiva distribuzione delle risorse. Nello sviluppo del tema ci concentreremo soprattutto sull'alimentazione sana e su quella sostenibile, per poi concludere lanciando un messaggio coerente con tutto ciò che abbiamo scritto. Vediamo subito la prosecuzione del compito:
Le grandi multinazionali, non tutte ma la maggior parte, continuano a devastare i territori dei Paesi sottosviluppati, sfruttandoli per ingrandire la produzione, che non andrà a sfamare i più poveri, ma andrà ad aumentare semplicemente la percentuale di obesi dei Paesi più ricchi. E lo sfruttamento dei terreni da parte delle multinazionali è dannoso anche per l'ambiente, perché è chiaro che si sostituiscono alle risorse naturali strutture industriali, scarichi e anche campi che sfruttano più del dovuto il terreno, influenzando non poco il clima: è una reazione a catena, insomma, che danneggia il Sud principalmente, lasciando al Nord solo l'illusione di vivere bene.
Servirebbe, invece, non solo un'alimentazione sana - dunque equilibrata in termini di nutrienti -, ma anche un'alimentazione sostenibile, e cioè che tenga conto del pianeta e delle risorse che offre: un'utopia in un tale stato di cose, se anche all'Expo 2015 l'incontro di tutte le culture culinarie del mondo, dove l'Italia avrebbe però potuto fare di più con la sua dieta mediterranea, è stato supportato, chiaramente per immagine, dalle multinazionali. Forse l'Expo 2015, in questo senso, avrebbe potuto fare di più: ognuno è libero di consumare ciò che ritiene più opportuno per la sua dieta, ma un evento del genere avrebbe potuto estromettere, per quanto sembri utopico scriverlo, tutte quelle realtà che con alimentazione sana e sostenibile hanno ben poco a che fare.
L'Italia in tutto questo ha fatto la sua bella figura: come non sarebbe stato possibile, tra l'altro, con architetti del calibro di Stefano Boeri, Ricky Burdett e Jacques Herzog e con un'area espositiva da 1.1 milioni di metri quadri? La bellezza dell'evento, insomma, si rispecchia senza ombra di dubbio nell'architettura della città che lo ospita, per quanto l'inaugurazione dell'Expo sia stata macchiata dalle proteste, legittime fino a quando non sono sconfinate in barbarie della peggior specie, dei manifestanti. Il punto è che l'Expo 2015 nasce per "Nutrire il Pianeta" e con lo scopo di parlare di "Energia per la Vita": questo, il motto, che però non ha trovato riscontro nella realtà.
La conclusione del tema svolto sull'Expo
Siamo ormai arrivati alla conclusione del tema sull'Expo 2015 e rischieremmo di ripeterci se dovessimo continuare a ribadire lo stesso concetto: apprestiamoci, dunque, a ultimare l'elaborato. Ecco qui:
Tra le tante vie percorribili, insomma, l'Expo 2015 di Milano ne ha sicuramente sbagliata qualcuna; ma è indubbio che lo stesso sbaglio sarebbe stato commesso da tutti gli altri Paesi del mondo, perché la cultura del junk food, lo sfruttamento dell'ambiente, e dunque l'alimentazione tutt'altro che sana e sostenibile, e per questo incompatibile con "il nutrimento del pianeta", sono ormai entrati nella nostra vita e restano difficili da sdradicare. Forse questa dell'Expo di Milano è stata soltanto una, l'ennesima purtroppo, occasione mancata, per cambiare davvero.
I temi specifici sull'Expo 2015: le altre tracce svolte
- Il primo tema svolto sull'Expo 2015 di Milano riguarda l'alimentazione sana e l'impatto che il cibo industriale, e dunque le nuove tecnologie, hanno avuto sulla salute del consumatore: il tema è disponibile a questo link, e, partendo proprio dal rapporto tra consumo del cibo e salute della comunità intera, arriva a discutere di soluzioni che potrebbero essere adottate affinché questa produzione in larga scala non danneggi l'uomo e il suo corpo.
- Il secondo tema svolto sull'Expo riguarda l'alimentazione sostenibile, e dunque sullo sfruttamento corretto delle risorse al fine di preservare il pianeta.
- Il terzo tema svolto che abbiamo scelto per l'Expo, infine, è quello sulla fame nel mondo, sugli squilibri tra Nord-Sud e dunque sulle conseguenze di una cattiva redistribuzione delle risorse della Terra.
Ma i temi che potrebbero capitare alla maturità 2015 sull'Expo sono davvero tanti, visto che lo stesso evento avrà come oggetto non solo il rapporto tra tavola e salute: questi potrebbero non capitare affatto - ma ne dubitiamo -, e quindi dovrete ingegnarvi; fatto sta che almeno uno stralcio del tema in apertura vi potrà tornare utile: come vedete, infatti, abbiamo cercato di essere generici quando serviva, entrando nello specifico solo in alcuni casi, soprattutto nelle tracce proposte alla fine. A questo link, intanto, trovate tutti i nostri temi svolti per la maturità 2015 (e non solo). In bocca al lupo!
La foto è tratta da Pixabay.com